Perugia, rientra Castori. Ma lascia anche Giannitti

Dopo le clamorose dimissioni di Silvio Baldini (3 sconfitte in tre gare), Santopadre richiama il tecnico marchigiano. Ma a pagare il conto per tutti è il direttore sportivo
Perugia, rientra Castori. Ma lascia anche Giannitti© ANSA
di Tullio Calzone
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Quando c'è di mezzo Santopadre un capro espiatorio lo si trova sempre. E questa volta non bisogna neppure cercarlo lontano o praticare antichi riti. Dopo il fallimentare approccio al campionato (4 punti nelle prime 6 gare, gli stessi dopo 9 benché con un altro allenatore in panchina), la scelta avvenatata di esonerare Castori in seguito alla sconfitta di misura e con un rigore sbagliato da Di Carmine nel derby con la Ternana sullo 0-0, e le clamorose dimissioni di Silvio Baldini arriva il redde rationem. Ma la resa dei conti in casa Grifo era annunciata da tempo. Salta così anche il direttore sportivo laziale, Marco Giannitti, che pure aveva firmato il ritorno in Serie B degli umbri e ricostruito addirittura una prospettiva da Serie A nella scorsa stagione con Massimiliano Alvini in panchina, uscendo tra più di un rammarico e tante rivendicazioni per evidenti svarioni arbitrali dai playoff. Approdato alla Cremonese l'allenatore di Fucecchio, sorpresa dello scorso campionato, era arrivato uno dei maggiori esperti della categoria, Fabrizio Castori che solo due anni fa aveva vinto il campionato con l'ultima Salernitana di Lotito. Insomma, una scelta ambiziosa e da assecondare tempestivamente con rinforzi adeguati anche sul mercato. Pur protagonista di una campagna acquisti ambiziosa con l'arrivo di diversi calciatori importanti, le frizioni emergevano puntualmente, per esempio, sull'affare Gondo, trattativa non chiusa e portata a casa dall'Ascoli. Stesso discorso per Moncini, altro obiettivo fallito nonostante gli ottimi rapporti di Santopadre col Benevento di Oreste Vigorito. Ma a stupire è stata la scelta, pur legittima, di chiamare al posto del mago marchigiano il tecnico massese alla guida di una squadra costruita per un calcio fisico e verticale. Le dimissioni di Baldini - che se n'era andato in piena estate dal Palermo dopo la promozione dei rosa e l'avvento del City al vertice della società - accompagnate da dichiarazioni al vetriolo («Questo Perugia non è una famiglia, ognuno gioca per se stesso») sono la prova più eloquente della confusione che regna nel club e, soprattutto, attorno a esso, tensioni affatto mitigate dall'annuncio del nuovo Stadio "Curi". Sarà indispensabile una svolta vera e accompagnare Castori a risollevare una squadra reduce da quattro sconfitte consecutive, 7 nelle prime 9 giornate, e non a caso ultima in classifica. La Reggina di Inzaghi il primo crash test da brividi sullo Stretto. Ma l'ex Castori, naturalmente, non trema. 


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