Ancelotti, Conte, Pioli e gli altri sette: così la scuola italiana è sempre la migliore

La classifica dei 50 migliori allenatori del mondo negli ultimi dodici mesi, stilata dall'inglese Four Four Two, premia i tecnici che affondano le loro radici in Serie A (ai tre citati si aggiungono Mancini, Gasperini, Spalletti, Simone Inzaghi, De Zerbi, Italiano e Sarri). Il grande assente è Allegri: paga i deludenti risultati juventini. Una ragione in più per uscire dalla crisi
Ancelotti, Conte, Pioli e gli altri sette: così la scuola italiana è sempre la migliore© EPA
Xavier Jacobelli
3 min

ROMA - Tre italiani nei primi cinque (Ancelotti, Conte, Pioli); cinque nei primi venticinque (Ancelotti, Conte, Pioli, Mancini, Gasperini) dieci sui cinquanta totali (Ancelotti, Conte Pioli, Mancini, Gasperini, Spalletti, Simone Inzaghi, De Zerbi, Italiano, Sarri).
Se aggiungete anche Mourinho e Juric, che il passaporto italiano non hanno, ma del campionato italiano sono primattori, il trionfo della scuola tecnica che affonda le sue radici in Serie A è completo. E diventa ancora più significativo se, a decretarlo, è Four Four Two, prestigiosa rivista inglese. Ogni anno stila la classifica dei 50 migliori allenatori del mondo (The top 50 best manager in the world), tutti allineati seguendo un ordine specifico, con una premessa rivolta ai lettori: sottolineando la rapidità e la soggettività dei giudizi nell'era digitale, spiega molto per ribattere a chi ne contesta i criteri di compilazione: Che cosa significa essere uno dei migliori manager? Ebbene, una volta Arsene Wenger affermò: "Sei amato quando nasci, sei amato quando muori ... nel frattempo, devi arrangiarti". Ognuno ha la sua opinione, un mandato medio di 18 mesi spiegherebbe molto: di solito passano 18 giorni prima che la maggior parte di voi abbia preso una decisione su un manager. Ma ci sono quelli che hanno eccelso nell'ultimo anno e abbiamo pensato di classificarli. La nostra lista è determinata da abilità, ovviamente e risultati ottenuti negli ultimi dodici mesi tenendo conto delle risorse a disposizione...".

Ecco la classifica di Four Four Two:
1 Pep Guardiola
2 Carlo Ancelotti
3 Jurgen Klopp
4 Antonio Conte
5 Stefano Pioli
6 Mikel Arteta
7 Thomas Tuchel
8 Graham Potter
9 Julian Nagelsmann
10 Diego Simeone
11 Hans-Dieter Flick
12 Christophe Galtier
13 Eddie Howe
14 Xavi
15 Erik Ten Hag
16 Lionel Scaloni
17 Christian Streich
18 Roberto Mancini
19 Urs Fischer
20 Unai Emery
21. Oliver Glasner
22. Mauricio Pochettino
23. Gian Piero Gasperini
24. Arne Slot
25. David Moyes
26. Abel Ferreira
27. Luciano Spalletti
28. Julen Lopetegui
29. Kasper Hjulmand
30. Ange Postecoglou
31. Marcelo Gallardo
32. Tite
33. Patrick Vieira
34. Luis Enrique
35. José Mourinho
36. Ivan Juric
37. Thomas Frank
38. Regis Le Bris
39. Marco Silva
40. Simone Inzaghi
41. Roberto De Zerbi
42. Igor Tudor
43. Lucien Favre
44. Giovanni van Bronckhorst
45. Paulo Fonseca
46. Vincenzo Italiano
47. Jesse Marsch
48. Marco Rose
49. Maurizio Sarri
50. Gareth Southgate

Spicca l'assenza di Massimiliano Allegri, nonostante l'invidiabile palmarès di 11 trofei conquistati con la Juve nel suo primo quinquennio torinese (5 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane), preceduti dallo scudetto e dalla Supercoppa italiana vinti con il Milan. Tuttavia, come specifica Four Four Two, la classifica si basa sul lavoro e sui risultati ottenuti negli considerate le risorse a disposizione. Nel caso di Allegri, ha pesato la prima stagione juventina senza titoli dopo dieci anni consecutivi di gloria: una ragione in più per uscire dalla crisi che assilla i bianconeri in questo scorcio di stagione.


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