Clamoroso, tentano di rapinare una giornalista in diretta

La cronista è stata aggredita da due uomini giunti in motocicletta che si sono poi dileguati: dettagli e retroscena
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La professione giornalistica può essere, in alcune circostanze, pericolosa. Lo può testimoniare la giornalista di "TeleAmazonas", canale tv ecuadoriano, Vanesa Robles aggredita da due individui che hanno cercato di rapinarla mentre si era collegata in diretta dal 'Monumental Isidro Romero Carbo', lo stadio ecuadoriano di Guayaquil che tra due giorni - sabato 29 ottobre - ospiterà la finale di Copa Libertadores tra Flamengo e Athletico Paranaense. Mentre la giornalista raccontava in diretta le misure di sicurezza inerenti la partita, due persone si sono avvicinate alla donna con fare minaccioso e per cercare di rapinarla. Nel video, diventato presto virale sui social, la cronista non perde la lucidità e 'avverte' i due facinorosi: "Amico, siamo in diretta. Mi deruberai mentre siamo in diretta?". I due, resisi conto che la donna fosse in diretta, si sono presto allontanati con la loro motocicletta. 

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Quando i due malviventi sono scappati, Vanesa Robles ha visto arrivare un poliziotto, avvertendolo immediatamente sull'accaduto e inviatandolo a inseguire i due ladri dopo la tentata rapina. Il direttore dell'emittente ecuadoriana si è invece recato nella via adiacente allo stadio in cui tutto è accaduto per sincerarsi delle condizioni della donna. La stessa Robles ha poi confessato che gli abitanti della zona, vedendola lavorare attorno allo stadio, l'hanno avvertita di fare attenzione: il rischio di aggressioni e rapine nel quartiere è sempre particolarmente elevato.

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Il ministro dello Sport ecuadoriano, Sebastián Palacios, ha prontamente annunciato che la sicurezza dell'evento sarà pienamente garantita: "Abbiamo ridotto tutte le possibilità che esistano atti criminali", ha dichiarato Palacios che, con la Conmebol e il Ministero dell'Interno, ha ideato un piano di sicurezza ed emergenza per scongiurare eventuali scontri. Saranno infatti presenti 10mila soldati e 500 professionisti delle forze armate per tenere a bada eventuali disordini in uno stadio che, sabato, ospiterà 50mila spettatori.


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