Darmian o Skriniar? Per Inzaghi si fa dura

Il tecnico dell'Inter dopo la grande prova del difensore è davanti a un bivio in vista del derby di campionato
Darmian o Skriniar? Per Inzaghi si fa dura© Inter via Getty Images
Alberto Dalla Palma
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Dopo la seconda Supercoppa consecutiva conquistata sulla panchina dell’Inter, Inzaghi aggancia per la quinta volta (in sette anni) le semifinali di Coppa Italia con un gol di Darmian, il tuttofare più sottovalutato del calcio italiano. Che Simone sia uno specialista di questo torneo è ormai una certezza e la qualificazione assume un valore assoluto non solo per il tecnico ma anche per la squadra, mai entrata in corsa per lo scudetto ma unica ad aver battuto il Napoli di Osi e Spalletti. L’Inter l’ha presa davvero sul serio, dopo il ko contro l’Empoli e il sofferto successo di Cremona, non poteva permettersi altri errori: così Inzaghi, rispetto alla sconfitta contro i toscani, ha escluso Skriniar e si è affidato a Darmian, che è poi diventato l’uomo decisivo. Lo slovacco, d’altronde, non poteva essere sereno dopo aver trascorso l’ultimo giorno di mercato senza sapere se avrebbe giocato ancora a Milano o sarebbe andato a Parigi. Era più o meno nelle stesse condizioni psicologiche anche prima della sfida contro l’Empoli, che arrivava poche ore dopo la firma del contratto con il Psg: se potesse tornare indietro, forse Inzaghi lo escluderebbe anche dalla sfida in cui Skriniar si era fatto cacciare provocando la sconfitta dell’Inter.

Una decisione imprescindibile

Da oggi in poi, il tecnico dovrà decidere cosa fare: Milan sarà in grado di giocare al massimo fino a giugno per i nerazzurri oppure diventerà un peso da gestire? Tra quattro giorni ci sarà un altro delicatissimo derby e per Inzaghi non sarà facile fare una scelta, soprattutto considerando l’attuale rendimento di Darmian, che giochi sulla fascia oppure come centrale. L’Atalanta è stata molto meno incisiva rispetto alle esibizioni di campionato e sicuramente Gasperini non l’ha aiutata esentando in avvio Lookman e Hojlund per rilanciare Pasalic e Zapata. Il centravanti è sembrato a lungo la fotocopia di Lukaku, che dall’altra parte si è fatto vivo con qualche giocata solo qualche minuto prima di lasciare il posto a Dzeko. Le problematiche dei due attaccanti sembrano abbastanza simili: oltre a non essere nelle migliori condizioni fisiche sembrano spenti anche dal punto di vista mentale, perché non è facile trasformarsi in riserve dopo tanti anni da grandi protagonisti. Un problema che Gasp e Inzaghi dovranno risolvere al più presto per partecipare alla volata Champions con Milan, Roma e Lazio.


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