La Fifa si pronuncia sulla richiesta del bambino che implorava di giocare

L’intervento della Federazione Internazionale ha risolto la situazione del tesseramento relativo al giovane calciatore
La Fifa si pronuncia sulla richiesta del bambino che implorava di giocare© AP
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ZURIGO (Svizzera) - Alla fine, è stata trovata la soluzione. Ed è un caso che farà giurisprudenza all’interno del mondo del calcio. Alcuni giorni fa, un ragazzo africano approdato alle Canarie in barca aveva scritto una lettera straziante alla Fifa per poter essere tesserato dopo due anni per poter giocare nel campionato federale di Tenerife.

La lettera

"Sono un bambino di 11 anni che vuole giocare a calcio. Mi alleno da quasi due anni e lavoro sodo per poter giocare presto con i miei compagni. Vogliono che anche io giochi e mi chiedono sempre quando posso farlo. Non mi lasciano giocare e non capisco perché. Per questa situazione a volte mi sento triste, arrabbiato, e mi arrabbio con la FIFA. I miei compagni di squadra sono gli stessi bambini con cui vado a scuola e con cui gioco e con cui condivido tante cose perché sono miei amici. Non capisco perché abbiano lasciato giocare loro e non io. L'unica differenza è che sono nero e sono nato in Africa. Questo è quello che meno dovrebbe importare, ma non è così. Per molto tempo ogni settimana ho chiesto se potevo giocare la prossima partita. C'è stato un momento in cui avrei potuto farlo, quando mia madre ha consegnato tutte le carte alla Federazione. Ci speravo ma alla fine la FIFA mi ha detto di no. Ora mi dicono che le cose sono cambiate ma non voglio festeggiare nulla finché non potrò giocare".

La soluzione

La FIFA ha accettato questo giovedì la documentazione della quale aveva bisogno il ragazzo maliano Souleymane per giocare con la sua squadra di La Laguna e ha dato istruzioni affinché l'eccezione umanitaria sia correttamente applicata al resto dei minori che arrivano in barca che si trovano nella stessa situazione. La FIFA ha confermato questa decisione al magistrato Reyes Martel, il giudice minorile di Las Palmas de Gran Canaria che lo aveva già convinto nel novembre 2022 a modificare il suo regolamento sui trasferimenti internazionali di minori in modo che si adattasse all'unicità dei bambini indifesi. Il bambino - che ha appena compiuto 12 anni - si allenava da due anni con un club del quartiere di La Laguna, ma non aveva ancora ricevuto l’autorizzazione per giocare le partite ufficiali con i propri compagni di squadra. Ora, finalmente, il suo dossier è stato accettato dalla FIFA che ha allargato il procedimento a tutti gli altri minori che sono nello status di rifugiati.


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