“Il gol di Turone? Viaggio nel sociale”: stasera in tv

Il docufilm ricostruisce 40 anni dopo attraverso voci e filmati dell’epoca un calcio diverso e vero
“Il gol di Turone? Viaggio nel sociale”: stasera in tv© ANSA
Francesca Fanelli
3 min

La Storia andò così. Ed è ancora oggi una ferita mai rimarginata per alcuni, per altri resta un fatto sportivo da raccontare anche quarant’anni dopo con la stessa originalità e dovizia di particolari. Le teche Rai in questo senso sono una miniera affollata e preziosissima di immagini uniche. Nasce così - non ora e non oggi - “Er gol de Turone era bono”, documentario di Aurora film e Rai Cinema, per la regia di Francesco Micciché e Lorenzo Rossi Espagnet, che stasera andrà in onda in prima visione assoluta su Rai 1 intorno alle 23, dopo la partita delle qualificazioni a Euro 2024 tra Italia e Malta. 

L’episodio è leggenda che va oltre il calcio. In quel momento i sogni di Maurizio Ramon Turone e di tutta la tifoseria s’infrangono sugli scogli della realtà del campo. La Roma dovrà dire addio a uno scudetto che ancora adesso mette i brividi (di rabbia però) solo a pensarci. «Sapevo che quel gol era regolare - ha ripetuto più volte Turone - non avevo bisogno di rivedere il replay o aspettare la moviola». Il docufilm ha un compito preciso: «Non vuole essere fazioso - sottolinea l’ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco - Lo sport raccontato così acquista un valore storico, di ricostruzione degli avvenimenti. Non c’è una visione parziale. Certo per la tifoseria giallorossa la ferita nel cuore rimane, perché quella decisione venne ritenuta e vissuta da tutti come ingiusta».  
Al di là del titolo in puro romanesco “Er gol de Turone era bono” dà voce ai protagonisti di quell’evento, dentro e fuori dal campo, per scoprire cosa è successo quel giorno e perché a distanza di quarant’anni ancora se ne parla. Da Bruno Conti a Paulo Roberto Falcao, da Domenico Marocchino a Cesare Prandelli, da Roberto Pruzzo a Ettore Viola: parole e pensieri che provano a ricostruire fornendo uno spaccato storico di una partita di pallone e di un gesto - un gol cancellato da una decisione arbitrale - che diventa fenomeno da vivisezionare. «Attraverso i ricordi di calciatori e tifosi, arricchiti da immagini di repertorio, scene di film e serie tv, il film documentario vuole far rivivere al pubblico le emozioni di quel Juve-Roma, provando a raccontare con originalità e ironia il calcio di quei tempi. Il docufilm vuole accompagnare gli spettatori in un viaggio attraverso tutti i punti di vista, per scoprire la verità su quel gol “mai realizzato” e capire le ragioni che lo hanno reso così leggendario. Un’occasione per rivivere insieme le emozioni di quel giorno e ricordare con nostalgia il calcio di quegli anni». 
Bello da vedere, a prescindere. Prossima tappa? Marcello Lippi e il trionfo a Berlino 2006. 


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