Jankto: "Ci sono altri calciatori gay, mi hanno mandato messaggi"

Il centrocampista dello Sparta Praga è tornato a parlare dopo aver fatto coming out lo scorso febbraio
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ROMA - Jakub Jankto, centrocampista dello Sparta Praga ed ex Udinese e Sampdoria, è tornato a parlare del suo coming out e dell'omofobia nel mondo del calcio durante la sua intervista a Sky TG24: "Ho fatto coming out prima per me stesso e poi per aiutare gli altri. Lo sapevo sin da piccolo, però tendi a dire sempre che puoi continuare in qualche maniera. Possiamo dire che il mondo calcistico è un po’ omofobo, l’ho detto tante volte e lo sappiamo tutti, però mi è venuto improvvisamente, non era qualcosa di programmato. Mi è venuto così e non mi dispiace di averlo fatto. Finalmente posso fare quello che voglio e sono felicissimo di questo”. "Sicuramente non farò i nomi, però ci sono altri calciatori gay - aggiuge Jankto -. C'erano, ci sono e ci saranno. È così. Mi sono arrivati messaggi. Io non pretendo che adesso facciano coming out anche loro, però forse il mio esempio li può aiutare, magari nel futuro penseranno 'lo posso fare anch'io'". 

Jankto sul suo coming out: "In Spagna o in Italia non lo avrei mai detto" 

Jankto ha spiegato che è stato importante il luogo in cui ha fatto coming out: "Per fare coming out è stato molto d'aiuto il ritrovarmi a casa. Se fossi stato in Spagna o in Italia non lo avrei mai detto. In Italia, quando sei a casa, si dice 'casa dolce casa'. Ed è vero, è proprio così. Le persone qui a Praga mi hanno aiutato molto, Tomáš Rosický, František Cupr, l'allenatore Brian Priske, un grandissimo chapeau davanti a loro. Sono stati davvero straordinari".

Jankto: "La mia ex fidanzata è rimasta stupita, ma in fondo se lo aspettava"

Quando l’ho detto alla mia ex fidanzata, alla mamma di mio figlio, lei è rimasta stupita. Si aspettava però che qualcosa non andasse. È stato tutto casuale e non programmato, ma diciamo che l’ha accettato. Siamo abbastanza intelligenti per per proteggere il nostro bambino. Non è stato per nulla facile per tutti, ma credo che sia una cosa fondamentale". Jankto conclude: "Sono innamorato di mio figlio, dello Sparta, del suo paese. Una relazione con un ragazzo? Attualmente non sono innamorato. Secondo me se due persone si amano e si vogliono bene, possono tranquillamente occuparsi dei bambini, dando forse un esempio migliore di tante madri e padri perché nel mondo ci sono sempre i brutti esempi, dove i genitori non si comportano bene. Posso solo occuparmi di mio figlio e della mia famiglia”.


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