Attenzione ed esperienza: così la Roma può andare in finale

La differenza di valori e di curriculum deve pesare contro il Bayer Leverkusen. Ma niente barricate
Attenzione ed esperienza: così la Roma può andare in finale© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
3 min

 

E' già cominciata una festa in Germania. Ma la semifinale di Europa League non c'entra niente. Qui proprio il 18 maggio si celebra l'Ascensione, motivo per il quale i 1.800 romanisti arrivati per la partita sono stati accolti da mercatini all'aperto, musica e affollamento lungo il Reno, il grande fiume che dà il nome alla regione. C'è davvero una bella atmosfera, anche perché da due giorni il sole non è mai scomparso e accompagnerà le squadre fino al calcio d'inizio, complice la primavera inoltrata.

ATTESA

Leverkusen è un laborioso sobborgo di Colonia dove la Bayer, l'industria farmaceutica, sogna una grande impresa: la prima finale europea 21 anni dopo quella di Champions, in cui una magia di Zidane spezzò il sogno di una squadra fortissima. Nell'Arena, piccolo ma rumoroso stadio, saranno oltre 30.000 a spingere i ragazzini di Xabi Alonso alla rimonta, dopo lo 0-1 dell'andata firmato da un loro coetaneo: Edoardo Bove. In tribuna naturalmente anche Rudi Voeller, che è doppio ex ma è ancora legato al Leverkusen. Vive a Dusseldorf, l'altra grande città dell'area, e non mancherà all'appuntamento, dopo aver assistito anche alla partita d'andata all'Olimpico. I romanisti, che lui ama ancora tanto, sperano che non sorrida.

STRATEGIA

In casa Roma è comprensibile un cauto ottimismo, non solo per i valori emersi nella prima sfida ma anche per il curriculum dei partecipanti alla trasferta: quasi tutti i titolari, esclusi Celik e lo stesso Bove, hanno già giocato almeno una finale Uefa e in termini di esperienza la rosa del Bayer ha un gap di 429 partite in meno, che a certi livelli e in certi momenti possono pesare. Ma ha ragione José Mourinho, che a sua volta è avanti 26-0 nella classifica dei titoli vinti con Xabi: c'è un secondo tempo da giocare e non ha senso difendere a oltranza un solo gol di vantaggio. Servirà una partita accorta, certo, come dimostra la formazione molto compatta che l'allenatore ha studiato per proteggere la difesa. Senza Dybala, che ancora non è al top, è saggio affidarsi a un solo centravanti con Pellegrini qualche metro più avanti del solito. Però sarebbe opportuno frenare gli slanci dei tedeschi, creando le premesse per spaventarli. In fondo è stato questo il copione dell'Olimpico: il Leverkusen ha dominato per sei minuti, poi è stato gestito senza problemi. Per andare a Budapest, per raggiungere la seconda finale consecutiva, la Roma deve anche imporre la sua superiorità. E' un sogno ma anche una possibilità concreta, adesso.


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