Baldanzi esclusivo: "Italia, vinci il Mondiale. Futuro? Ho le idee chiare"

Il trequartista dell'Empoli pronto a sfidare il Brasile, stanotte alle 23, per l'esordio nel Mondiale Under 20 in Argentina: "Le big mi cercano? Non ci penso. Ora vogliamo regalare una gioia agli italiani"
Baldanzi esclusivo: "Italia, vinci il Mondiale. Futuro? Ho le idee chiare"© Getty Images
Giorgio Marota
4 min

Qualche anno fa avremmo detto “fosse stato brasiliano e si fosse magari chiamato Baldanzinho, avrebbe già gli occhi delle big addosso”. Nel caso di Tommaso Baldanzi non c’è stato neppure bisogno di scomodare il più facile dei luoghi comuni: il talento dell’Empoli, classe 2003, fa gola a mezza Serie A. Juventus, Milan e Inter su tutte: mica male, visto che ha appena terminato la prima stagione da titolare tra i grandi. Oggi il trequartista nato a Poggibonsi comincia un’altra avventura: il Mondiale Under 20 in Argentina con la nazionale azzurra guidata da Carmine Nunziata. E l’avversario del debutto è proprio il Brasile, alle ore 23 (diretta su Rai2) a Mendoza. Ha raggiunto i compagni volando da solo, dopo il pareggio con la Samp che ha garantito ai toscani la matematica salvezza, e si è aggregato al ritiro. 

Baldanzi, che effetto le fa partecipare a un Mondiale?

«Sarà un’esperienza fantastica. Ci stiamo allenando forte. La squadra ha voglia di dimostrare che non si trova qui per caso. Anzi, dirò di più: vogliamo vincerlo».

Italia-Brasile, la partita che tutti vorrebbero giocare?

«Una partita importante, difficile, ma se vogliamo fare qualcosa di bello dobbiamo passare da queste sfide qui. Ci teniamo a fare una grande partita e vogliamo regalare una grande gioia agli italiani conquistando un titolo giovanile che manca da tanto tempo. La qualificazione passerà anche dalle sfide con Nigeria e Repubblica Dominicana».

L’Italia è al livello delle migliori?

«Sì, siamo umili ma anche molto forti. Ci alleniamo molto intensamente, la testa è sull’obiettivo. Penso che ce la possiamo giocare con tutti».

Trequartista, seconda punta, esterno d’attacco? Qual è il suo ruolo ideale?

«Preferisco giocare sulla trequarti, ma in questa Italia posso fare tanti ruoli. In Under 21 ho fatto anche la seconda punta».

Il tecnico Nunziata gioca proprio con il 4-3-1-2

«Infatti con lui vado a nozze. Siamo stati insieme all’Europeo Under 19. è un allenatore che fa giocare bene le sue squadre, che esalta la fantasia dei singoli. Vogliamo fare bene anche per lui, lo merita visto il lavoro che ha dovuto fare per assemblare questo gruppo».

Mancano alcuni giocatori importanti e la squadra si è formata all’ultimo. Come si trova, in così poco tempo, l’alchimia giusta?

«Alcuni compagni li abbiamo persi per strada perché sono impegnati coi club, ma stiamo trovando una bella unità d’intenti e tutti quelli che sono qui si stanno integrando bene. Il primo passo l’abbiamo fatto, Ora va trovato il gioco, ma c’è talmente tanta qualità che penso proprio non sarà difficile».

Con voi c'è Pafundi, per il Ct Mancini un punto fermo della Nazionale A nonostante sia un classe 2006. L’intesa con lui come va?

«Ci stiamo lavorando, lui è veramente forte. Si vede che ha qualcosa in più rispetto alla media».

Un bilancio di questa stagione in Serie A?

«Non mi aspettavo di giocare così tanto. Sono orgogliosissimo di me e della squadra. Empoli è un posto magnifico per crescere, dove ti danno la possibilità di crescere e di sbagliare. Ci siamo salvati con tre giornate d’anticipo, ce lo meritavamo».

E il mercato? Lo sa che la cercano in tanti?

«Ora non ci penso e forse nemmeno ci credo. Sono concentrato sul Mondiale. Poi vedremo quello che succederà. Di sicuro, comunque vada, sarò sempre grato all’Empoli».

Il gol a San Siro contro l’Inter è stato il momento più alto del suo 2022-23?

«Sì, ho realizzato un sogno. Abbiamo vinto con quel mio gol, tanta roba».

Si dice che i giovani in Italia fanno fatica ad avere spazio. Che idea si è fatto?

«La strada è tosta e il percorso è sicuramente complicato per i ragazzi della mia età. Servirebbero più occasioni, servirebbe più fiducia. Personalmente mi reputo fortunato: non so se un’altra squadra mi avrebbe dato le chance che mi ha dato l’Empoli».


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