A Coverciano vince l'inclusione. Gravina: "Il bello del calcio"

Tre diversi livelli, a seconda della disabilità, per una grande festa al centro federale
A Coverciano vince l'inclusione. Gravina: "Il bello del calcio"
Giorgio Marota
2 min

I risultati, mai come stavolta, sono solo sfumature... d'azzurro. Tre squadre piemontesi, di Torino, hanno vinto nei differenti livelli della finale nazionale del torneo "Il calcio è di tutti" della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Nel 1° livello (quello con un minor grado di disabilità) è stata la Torino Onlus a trionfare, superando ai calci di rigore per 4-1 l’Accento Coop. Nel 2° livello successo per la Terzo Tempo, che ha battuto in finale per 2-0 Una Ragione in più Cagliari. Infine, la Juventus Nessunoescluso ha centrato la vittoria per il 3° livello superando nel triangolare finale Anthropos e Napoli Coop. Terzo Settore. Sfumature, dicevamo, perché il reale valore di questa manifestazione è nella sua idea inclusione.

A Coverciano è andata in scena una due giorni ricca di colori e di sorrisi. Al Centro Tecnico Federale, per l’ultimo atto di una stagione all’insegna dell’inclusione, sono scesi in campo 450 atleti di 25 diverse squadre, alla presenza degli arbitri della CAN A Massimiliano Irrati e Maria Sole Ferrieri Caputi, e del presidente federale, Gabriele Gravina, che ha premiato le formazioni partecipanti. «Vedere questi ragazzi insieme, mentre giocano, si abbracciano e gioiscono è la mia emozione più grande - le parole del n.1 della Figc - ci proiettano in una dimensione straordinaria, di aggregazione e inclusione. ‘Il calcio è di tutti’ non è solo uno slogan, ma è la dimostrazione tangibile di questo evento, in cui arbitri internazionali, dirigenti e allenatori si sono ritrovati insieme agli atleti della DCPS, sottolineando la bellezza di questo sport». Poi, nell’auditorium del Centro Tecnico Federale, il presidente ha salutato i presenti: «Grazie ragazze e ragazzi, da parte del calcio e dello sport italiano. Coverciano è casa vostra». «Sono felice – ha commentato il presidente della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, Franco Carraro - e grato alle famiglie, che svolgono ogni giorno un ruolo fondamentale. Lo sport è sempre fantastico, ma nell’ambito della disabilità è ancora più importante, perché rappresenta una forma di riscatto. La nostra Federazione è all’avanguardia nel mondo sotto il profilo del calcio paralimpico». Poco prima delle premiazioni, è intervenuto in videocollegamento anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: «Questi ragazzi sono una boccata d’aria pura».


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