Schillaci, la commovente lettera d'addio del figlio pubblicata sui social

Dopo i funerali l'erede di Totò ha condiviso delle emozionanti parole dedicate al padre: cos'ha scritto
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Non si placa l'onda di commozione dei tifosi di tutta Italia dopo i funerali di Totò Schillaci, celebrati nella sia Palermo dopo la prematura morte dell'ex azzurro avvenuta mercoledì scorso (18 settembre). Particolarmente toccante poi la lunga lettera pubblicata sui social dal figlio Mattia (e condivisa anche sul profilo ufficiale di Schillaci), nato in quel 1990 che ha reso celebre suo padre in tutto il mondo grazie ai sei gol segnati con la maglia azzurra ai mondiali di quell'anno in Italia.

Totò Schillaci, il commovente addio del figlio sui social

"Ti avevo promesso che sarei stato con te fino alla fine, ma ti ho mentito, perché tra me e te, tra il nostro legame, nel nostro amore, non ci sarà mai fine. Grazie per quello che sei stato, grazie per quello che ci hai dato. Grazie di tutto, papà. Prima o poi ci rivedremo. Ti amo". Queste le parole di Mattia Schillaci, che vive a Oporto (in Portogallo) dove fa l'odontoiatra ma ha vissuto le ultime settimane al fianco del padre e, al termine di tre giorni di grande dolore ma anche di grande amore da parte della gente, ha tirato fuori i sentimenti che gli si agitano in cuore, rivolgendosi direttamente al genitore. "Mi sono preso un po' di tempo prima di scriverti - si legge ancora nel post - il vuoto che hai lasciato è enorme. Tutti ti hanno conosciuto come l'eroe delle notti magiche, ma purtroppo per loro nessuno ti ha conosciuto come padre. Sei stato, e sarai per sempre, il mio migliore amico. Sei stato l'esempio più bello, il supereroe che tutti i bambini sognano quando chiudono gli occhi. Te ne sei andato via così, all'improvviso, come facevi tu: sempre a stupire, senza preavviso. Un macigno nel cuore, nell'anima, una pugnalata nel petto, una ferita enorme, e le cicatrici rimarranno per sempre". "Hai combattuto come un leone - conclude Mattia Schillaci - il tuo cuore era d'acciaio, eri legato alla vita. Così mi ha detto quella dottoressa con gli occhi azzurri, in quel reparto, negli ultimi giorni. Sei nato combattendo e sei andato via allo stesso modo. Noi saremo sempre insieme, ovunque tu sia".


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