PALMA CAMPANIA - (luigi alfano) In Puglia e in Campania l’aspettano. La Palmese fa sul serio. Le mancano 4 punti all’appello. Li ha lasciati tra Casarano l’altra domenica e a Brindisi. In vantaggio e raggiunta su entrambi i campi. Ha rifilato 3 gol al Casarano pareggiando al 96’ solo su rigore. E’ andata in vantaggio pure in 10 uomini a Brindisi e l’ha fermata un gol impossibile. Sta sulla bocca di tutti adesso. Sta zitta e vince, come lo scorso anno quando vinse il girone di ritorno superando per punti persino l’Altamura poi volata in serie C. E promette di non fermarsi. «Non lo diciamo noi, lo dicono i numeri - conferma il patron rossonero - tra Casarano e Brindisi c’è un abisso di investimenti. Noi abbiamo storia e orgoglio, loro potrebbero benissimo stare in serie B»BILANCIO . .
BILANCIO - Solo 5 partite ovviamente ma a Palma Campania non si chiude bocca. Bandiere e striscioni di ogni tipo. Dietro al collo delle maglie la stampigliatura di San Biagio che rimane l’idolo di tutti. In gola c’è l’inno ufficiale che dice tutto …”….peì nuie si è serie A…” rigorosamente in stretto dialetto napoletano. Questa è l’unica cosa certa -sorride il ds Nicola Dionisio – è incredibile il clima calcistico intorno alla Palmese. Vedo davvero un assetto e un portamento intorno alla squadra che si vede solo in serie A». E si ferma qui, Dionisio. Ancora meno i due Grimaldi, Teore & Luigi. Allenatore padre e figlio. Che restano muti come pesci. Lavorano in manera inimitabile. Stanno sul pezzo. Controllano pure le virgole e non ammettono cali di tensione. Chi gioca deve dare tutto. Dentro e fuori. Tanto più a Brindisi, con il padre Teore squalificato, in panchina è andato il figlio Luigi allenatore poco più che ventenne.
EVENTO GIUSTO. Un evento straordinario. La faccia da bambino e la stessa ferocia del padre. «Questo sicuro - dice Luigi Grimaldi che pure domenica prossima dovrà guidare la Palmese vista che la squalifica del padre è di 2 giornate – dovremo sudare questa maglia e fare tutto quel che sappiano con serenità e serietà. E voglio dire a quei palmesi che ora volano con la fantasia che noi onoreremo sempre questa Città ma ci stiano vicini senza guardare troppo per il sottile. Diamo ai giocatori fiducia e non tensione». Nessuna indicazione sugli obiettivi veri. Per loro due : la salvezza e basta. Ma sono parole che nessuno sente nella baldoria di Palma sportiva. Qui non vogliono sentire altra parola che: VINCERE. Ancora.