Non sei tra i promotori della costruzione dal basso. E allora sei un matusalemme.
«Non può essere sistematica e la puoi fare, può portare vantaggi, solo se hai i giocatori adatti, con qualità nei piedi e nella testa. Altrimenti sono solo guai e svantaggi. Vedi, uno dei maggiori difetti di questo calcio è la condanna all’emulazione».
Ma si cresce anche apprendendo dai maestri.
«Non tutti se lo possono permettere. Ci sono stati periodi in cui se non facevi il 4-3-3 di Zeman o il 4-4-2 di Sacchi eri un inetto. Ma vogliamo considerare il materiale umano, oltre che i maestri? La capacità dei giocatori di trasferire gli insegnamenti sul campo non conta?».
Per Conte il possesso palla senza arrivare al tiro non ha senso.
«Ha ragionissima, il possesso nella propria metacampo è il nulla e deprime lo spettacolo».
Sei stato molto duro e diretto con Vlahovic quando ha dichiarato di gradire la presenza di un’altra punta.
«Vuole andar via a gennaio? Vada, ma non dica certe cose. Prima era Allegri a essere penalizzante, o almeno questo ci veniva raccontato, ora non va bene nemmeno Motta. Si trovi un allenatore ad hoc. Forse Vlahovic non è il fenomeno che pensavamo fosse. E poi non mi piace che in nazionale, liberi dai condizionamenti societari, alcuni tirino le bombe. Alla Fiorentina, con Prandelli, lui giocava da unica punta eppure segnava con continuità. Qualcuno sostiene che a Firenze, non avendo esterni con piedi invertiti, ricevesse palloni più puliti, mi sembra una sciocchezza. Thuram ora è meglio di Vlahovic».