
“Chi ama il calcio ha vissuto momenti di grande esaltazione”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commentando l’ultimo turno del girone di SuperChampions che si è giocato ieri sera. Gravina, che è anche vicepresidente Uefa, a Nyon presiede la commissione “club competition” e rispondendo a una domanda al termine del consiglio federale di oggi a Roma ha legato la spettacolarità del nuovo format internazionale con la riforma dei campionati di cui, inevitabilmente, si tornerà a parlare con l’inizio del nuovo quadriennio federale, dai playoff e playout in Serie A alla formula della Coppa Italia. “È stato stupendo: c’era chi entrava nella top 8, chi ne usciva, il mio cuore batteva ovviamente per le italiane, ma è stato divertente. Tutto questo ci emoziona, non a caso la Uefa ha deciso di andare al posizionamento sul mercato dei diritti fino al 2033. Se questo ci appassiona e funziona dal punto di vista economico, allora forse dovremmo trarne esperienza anche in Italia e concludere che dobbiamo fare qualcosa per i campionati domestici”. Nella conferenza stampa successiva al consiglio, si è parlato anche del bilancio integrato – tra i numeri più importanti del report gli 1,4 milioni di tesserati, i 34 milioni di interessati, i ricavi diretti per 6 miliardi di euro, la contribuzione fiscale che supera i 3,3 miliardi e il 20% di ragazzi tra i 5 e i 16 anni tesserati per la Figc – e della contribuzione di quest’anno di Sport e Salute che non ha soddisfatto appieno la Figc. “Siamo una delle più grandi imprese sociali del nostro Paese – ha detto Gravina – e siamo al minimo storico nella contribuzione a dispetto di un aumento dell’attività. Rispetto molto Sport e Salute, ma come dico da sei anni si ritiene di applicare alcuni algoritmi che tengono conto di specificità che nel calcio non troveranno mai riscontro. Penso alle medaglie olimpiche. Noi abbiamo una sola possibilità per il maschile e una per il femminile. Ci sono discipline che hanno 10, 15, 20, 25, 30 competizioni per andare a medaglia. Bisognerà aprire un confronto”. Chiusura sulle elezioni imminenti del 3 febbraio: “La mia è stata una campagna elettorale caparbia, fatta di grande determinazione. Il clima tra le componenti è finalmente positivo. Vedo armonia e unità”. Gravina, candidato unico, va verso un plebiscito.
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