La provocazione di Velasco: "Yamal e Pedri in Italia non giocherebbero"

Il ct della nazionale di volley femminile, grande conoscitore di sport, chiede un cambio di mentalità a tutto il movimento
La provocazione di Velasco: "Yamal e Pedri in Italia non giocherebbero"
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ROMA - Una provocazione, ma anche una verità. Julio Velasco parla del calcio e lo fa con una vena critica:Yamal in Italia credo che non giocherebbe. Soprattutto non avrebbe giocato un anno fa. Come anche Pedri che ha 18 anni. Credo che non giocherebbero in club italiani equivalenti al Barcellona”. Il commissario tecnico della Nazionale italiana di volley femminile ha lanciato una riflessione forte e diretta sullo stato del nostro sport, in particolare sulla scarsa fiducia riservata ai giovani talenti nel panorama italiano. Lo ha fatto con un parallelo provocatorio ma significativo, citando due nomi che oggi rappresentano il futuro del calcio mondiale.

Velasco e la poca fiducia nei giovani

“Nel nostro Paese c'è un po' di sfiducia nei giovani, non sono mai pronti. C'è anche esterofilia. Bisogna cambiare questa mentalità, dare più fiducia ai giovani, anche nella Serie A. Noi lavoreremo per questo”, ha ribadito il tecnico. Le parole di Velasco toccano un nervo scoperto dello sport italiano, troppo spesso ancorato a dinamiche che ostacolano il ricambio generazionale. Il cambiamento, però, può partire anche dalle sue parole.

 

 


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