«Calcioscommesse in Ucraina, coinvolta mezza serie A»

Maxi operazione della polizia scattata in queste ore. A Kiev sabato c'è la finale di Champions League
«Calcioscommesse in Ucraina, coinvolta mezza serie A»
Vladimiro Cotugno
3 min

ROMA - Maxi operazione di polizia nella notte in Ucraina relativa al calcioscommesse. Secondo quanto viene riportato da siti ucraini ci sono state oltre cinquanta perquisizioni in nove città diverse. I blitz riguarderebbero principalmente esponenti di cinque diverse organizzazioni criminali che si presume gestiscano il business illegale delle scommesse sportive. Sarebbe la più grande operazione anti match-fixing mai organizzata nel paese e ci sarebbe il coinvolgimento di allenatori, calciatori professionisti, presidenti di società e arbitri - sempre secondo i siti ucraini - ma i nomi ancora non sono stati resi noti. A Kiev questo sabato è in programma la finale di Champions League.

I PRIMI NOMI - Ad essere coinvolti in questa operazione di polizia, tra gli altri, ci sarebbero due allenatori - Oleksandr Sevidov, fino all'anno scorso impegnato nella Serie A ucraina, e Ruslan Zabransky, ex tecnico e ora dirigente del MFC Mykolaiv (Serie B ucraina) - e quattro arbitri; i fratelli Eugene e Viktor Aranovsky, Oleksandr Pavlyuk e Alexander Sakhno. Sarebbero cinque i gruppi criminali organizzati a gestire il business del calcioscommesse. Alle 15 conferenza stampa congiunta dei vertici della polizia nazionale ucraina, della magistratura e della federcalcio, nela persona del presidente Andriy Pavelko.

UNA RETE INCREDIBILE - «Almeno cinquanta partite truccate, con 35 dei 52 club professionistici ucraini coinvolti, in particolare Zorya, Vorskla, Oleksandria, Zirka, Obolon, Arsenal-Kiev, Tavria, Helios, Volyn, Sumy e Mykolayiv». Queste le sconcertanti affermazioni del capo della polizia nazionale Sergei Knyazev, che ha in pratica chiamato in causa mezza serie a ucraina. Secondo l'inchiesta, da cinque anni altrettanti gruppi organizzati hanno messo su e gestito un'organizzazione che comprendeva presidenti di club, ex giocatori e attuali, arbitri e allenatori per un totale di 320 persone e oltre 57 episodi di match-fixing documentati.  


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