Il raccapricciante racconto di Diego Costa: "Urlavo dal dolore, il medico fumava una sigaretta"

Si sottopose a una discutibile terapia pur di poter giocare la finale di Champions contro il Real Madrid
Il raccapricciante racconto di Diego Costa: "Urlavo dal dolore, il medico fumava una sigaretta"© AFPS
Andrea De Pauli
3 min

Una dolorosissima “cura da cavallo” che, alla resa dei conti, non è servita a niente. Davanti alle telecamere di Espn Brasile, l’attaccante dell’Atletico Madrid Diego Costa ha raccontato la raccapricciante storia del suo disperato tentativo di prendere parte alla finalissima di Champions League con i cugini del Real Madrid, celebrata al Da Luz di Lisbona il 24 maggio del 2014. Solo una settimana prima i colchoneros avevano conquistato, al Camp Nou, il 10ª scudetto, ma il centravanti ispanobrasiliano aveva rimediato una lesione all’ischio-tibiale della gamba destra. Praticamente impossibile il recupero in appena sette giorni, ma giocarsi la Coppa Campioni con gli acerrimi rivali non capita tutti i giorni e il calciatore decise di volare a Belgrado, per affidarsi alle miracolose cure della dottoressa Marijana Kovacevic, che con la sua innovativa cura aveva già rimesso in piedi, in tempi record, giocatori del calibro di Lampard e Van Persie.

Il terribile ricordo di Diego Costa

«Si tratta di uno dei peggiori ricordi della mia carriera», la testimonianza dell’ex Chelsea, che solo a rievocare l’esperienza perde l’abituale aria da duro. Il metodo, molto discusso all’epoca, prevedeva massaggi con un particolare rullo sulla zona infortunata, che preliminarmente veniva cosparsa con un gel ricavato dalla placenta di una cavalla. Il paziente, poi, veniva sottoposto a un flusso di energia ad alta frequenza che, secondo gli specialisti serbi, aveva la capacità di accelerare eccezionalmente la rigenerazione dei tessuti senza risultare invasivo. A sentire Diego Costa, però, le cose non stavano proprio così. «Quel trattamento era un vero e proprio elettroshock. Mentre io soffrivo le pene dell’inferno, per due ore, il dottore fumava un paio di sigarette. È stato durissimo e molto doloroso, uno dei momenti più tristi della mia carriera». Sacrificio, che, per di più, si è rivelato inutile. Costa, in effetti, a Lisbona partì titolare, ma dopo 9 minuti fu costretto a cedere il posto ad Adrian Lopez. E l’Atletico perse ai supplementari.


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