Rashford contro il governo inglese: "I bambini meritano di meglio"

L'attaccante del Manchester United sostiene le famiglie più bisognose. Attacco social per i pasti scolastici "tristemente inadeguati" inviati ai bambini che studiano a casa
Rashford contro il governo inglese: "I bambini meritano di meglio"
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MANCHESTER (INGHILTERRA) - Marcus Rashford si è arrabbiato per il piccolo pacco di cibo inviato dal governo inglese a una famiglia e destinato a durare dieci giorni, manifestando la sua rabbia con alcuni post e messaggi sui social network. L'attaccante del Manchester United ha da tempo condotto una campagna affinché i pasti scolastici gratuiti vengano distribuiti ai bambini vulnerabili durante la crisi del Coronavirus e ora è tornato a lottare per i più bisognosi. Il calciatore vuole garantire, a coloro che hanno bisogno, che dalla mensa scolastica venga dato gratuitamente il cibo necessario.

Rashford, attacco sui social

Coloro che hanno diritto ai pasti scolastici gratuiti hanno diritto a buoni pasto da 30 sterline, ma tanti genitori hanno rivelato di aver ricevuto pacchetti alimentari che costano solo una parte di quella cifra. Una mamma, infatti, ha utilizzato Twitter per condividere la sua esperienza, sostenendo che invece di 30 sterline di cibo, ha ricevuto solo un pacchetto del valore di 5,22 sterline per dieci giorni. Sui social network, ha pubblicato una foto che mostra pane, formaggio, patate e fagioli, tra gli altri articoli, aggiungendo: "Inviati invece di buoni da 30 sterline. Potrei fare di più con 30 sterline ad essere onesto". Rashford ha replicato subito: "I bambini meritano di meglio di questo...". Il governo ha promesso di indagare dopo che l'attaccante inglese ha condiviso le foto di pacchi di pasti scolastici gratuiti "tristemente inadeguati" inviati alle famiglie e ai bambini che studiano a casa. Il calciatore del Manchester United e attivista contro la povertà alimentare ha pubblicato anche l'immagine di un pacchetto che, secondo lui, mostrava tre giorni (non dieci) di cibo per una famiglia.


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