Dentro la miniera d'oro Ajax: cessioni per 216,22 milioni e 17 giocatori su 28 sono olandesi

L'eldorado dei Lancieri è inesauribile: il club scova talenti, li lancia in orbita anche se giovanissimi, li cede al miglior offerente e poi ricomincia daccapo, grazie a un settore giovanile di livello mondiale e a un'eccezionale ricerca a tutto campo dei talenti. Così la società si garantisce un' invidiata e invidiabile solidità di bilancio. Una strategia vincente che esalta anche il Made in Netherlands. Quando Van Basten mi disse: "Tieni d'occhio un ragazzino di 16 anni che è già titolare nell'Ajax. Si chiama Clarence Seedorf, è un fenomeno"
Dentro la miniera d'oro Ajax: cessioni per 216,22 milioni e 17 giocatori su 28 sono olandesi© EPA
Xavier Jacobelli
4 min

Un minuto dopo la chiusura della sessione estiva di mercato, ad Amsterdam hanno fatto i conti in tasca all'Ajax scoprendo che le cessioni 2022 hanno fruttato 216,22 milioni di euro. Sottratte le spese per gli acquisti (105,10 milioni di euro), il saldo arrivo è stato di 111,12 milioni di euro. Non è stato certamente il primo, non sarà certamente l'ultimo. La verità è che il Modello Ajax, da anni oggetto di studi e di reiterati tentativi di imitazione, poggia sulla straordinaria bravura dei cacciatori di talenti e sull'abilità dei tecnici che curano il vivaio, A cominciare dal signor Said Ouaali, 53 anni, nato a Bani Said, in Marocco, passaporto marocchino e olandese, dal 6 dicembre 2015 capo del settore giovanile dopo averne allenato in sequenza l'Under 18, l'Under 17 e l'Under 19. Da Cruijff a de Ligt passando per Bergkamp, Kluivert, Seedorf, Sneijder, Blind sino all'ultima ondata che promette un gran bene: van Axel Dongen (2004), Brobbey (2002), Taylor (2002), Rensch (2003). Lezione a molti club italiani malati di esterofilia: sono olandesi 17 dei 28 giocatori attualmente nell'organico di Alfred Schreuder, 49 anni, il tecnico che ha preso il posto di Erik ten Hag, 52 anni, passato al Manchester United dopo un quinquennio dorato (3 campionati olandesi, 2 Coppe e 1 Supercoppa d'Olanda, una semifinale di Champions League). Questo non significa che la caccia ai futuri campioni sia limitata ai Paesi Bassi: può confermarlo Mohammed Kudus, 22 anni, trequartista che alla bisogna può fare la seconda punta, nazionale ghanese, prelevato nel 2020 dal Nordsjaelland in cambio di 9 milioni di euro.

Krol, Van Basten e Seedorf

Secondo il grande Ruud Krol, Kudus è il battistrada del nuovo ciclo Ajax e, se lo dice lui, basta la parola. Come, personalmente, mi bastò la parola di Marco Van Basten. Era il 23 giugno 1992, il giorno dopo la clamorosa eliminazione degli olandesi, campioni in carica, nelle semifinali dell'Europeo che sarebbe stato vinto dalla Danimarca, proprio la squadra che fece fuori gli Arancioni dopo i calci di rigore. A sbagliare dal dischetto, incredibilmente, fu Marco, l'Eroe del titolo '88, l'autore del meraviglioso gol al volo del 2-0, su assist di Gullit che aveva realizzato il primo, nella finale vinta sull'allora Urss del colonnello Lobanovsky. Sull'aereo di ritorno da Goteborg ad Amsterdam, parlando del futuro dell'Olanda, Van Basten mi disse: "Tieni d'occhio un ragazzino di 16 anni che è già titolare nell'Ajax. Si chiama Clarence Seedorf. Un fenomeno". Marco ha sempre avuto la vista lunga.


© RIPRODUZIONE RISERVATA