Le telecamere di sicurezze, posizionate all'interno della discoteca in cui sarebbe avvenuta la presunta violenza sessuale che ha portato all'arresto di Dani Alves, potrebbero essere decisive. Dalle immagini in possesso degli inquirenti, risulterebbe che il calciatore brasiliano e la denunciante, sarebbero rimasti chiusi in bagno per quindici minuti, la notte del 30 dicembre. Il giocatore si trova nel carcere di Brians, nella città di Sant Esteve Sesrovires.
Le tre versioni di Dani Alves
Secondo la versione della denunciante, riportata dai quotidiani spagnoli, "Alves l'ha costretta a sedersi sopra di lui, l'ha gettata a terra, l'ha costretta a eseguire una fellatio a cui ha resistito attivamente, l'ha schiaffeggiata, sollevata da terra e l'ha obbligata ad un rapporto". La stessa notte, la vittima è stata trasferita all'Hospital Clínic di Barcellona, dove è stata sottoposta a un esame alla ricerca di resti biologici. Il calciatore, invece, ha dato tre versioni diverse: prima ha detto di non conoscere la ragazza che avrebbe aggredito sessualmente, poi ha commentato di averla vista ma che non è successo nulla e, infine, ha affermato che è stata lei a gettarsi su di lui.