
Kily Gonazlez, ex stella del Valencia ed attuale allenatore dell'Union Santa Fe, ha concesso un'intervista esclusiva a Relevo. Gonzalez ha parlato del rapporto con Rafa Benitez: "Con lui ho litigato molto. Per questo Canizares mi ha detto: adesso che sei un allenatore, come ti senti?"
Gonzalez e il dualismo con Vicente
Gonzalez ha spiegato: "Arrivò Vicente, che era al Levante. Giocavamo nella stessa posizione. Si è generata una sorta di competizione, a livello mediatico, al di là del fatto che andavo bene e la gente mi amava. Si è detto che non stavo bene, che non avevo rapporti con lui, che non ci parlavamo, ma non era così. Vicente era il mio fratellino, l'ho aiutato, gli ho dato delle cose, ho visto che era diverso da me, era più bravo di me, molto nell'uno contro uno. Gli ho dato delle dritte perché nel calcio ti studiano e ti confrontano in base al tuo modo di giocare".
"C'erano evidenti momenti in cui la concorrenza era forte perché Vicente era un grande giocatore e ad un certo punto l'allenatore ha dovuto cambiare. Se vedi che il giocatore che sta giocando non sta bene e ne hai un altro preparato, allora devi fare dei cambiamenti. In quella situazione alcuni cambi erano giusti altri no, dal mio punto di vista. C'è stato un gesto in cui voleva stringermi la mano e io mi sono come allontanato. Il giorno dopo era su tutta la stampa, su tutti i televisori. Ciò ha creato un conflitto con lui. Non ho più visto Benitez. Non abbiamo più parlato".
Gonzalez "Sognavo Cafu"
Riavvolgendo il nastro ai momenti d'oro vissuti con il Valencia come la finale del 2000 in Champions League, Gonzalez ha detto: "Ripenso alle squadre che abbiamo battuto. Il livello di quei giocatori era pazzesco. Oggi nomino 300 giocatori che furono le stelle di quel tempo. Erano alieni. Con loro era una sfida contante. Sognavo Cafu. Con la Roma, con il Milan, con Argentina-Brasile. Erano i duelli che volevo avere. Giocando contro di lui ho gareggiato contro uno dei migliori terzini al mondo".