Casillas, parla il medico: «Poteva morire, infarto silenzioso»

Nelson Puga, medico del Porto, ha aggiunto: «Malattia imprevidibile, la tempestività dei soccorsi è stata fondamentale. Futuro? Bisogna aspettare...»
Casillas, parla il medico: «Poteva morire, infarto silenzioso»© EPA
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ROMA - Un brutto spavento per fortuna finito bene. Iker Casillas, che mercoledì scorso ha sofferto di un infarto acuto al miocardio durante l'allenamento del Porto, si sta riprendendo all'ospedale di Oporto ed ha già ricevuto l'affetto del mondo del calcio e la visita dei suoi compagni di squadra e di tutto lo staff tecnico. Tutto è bene quel che finisce bene, certo che la paura è stata tanta ed ora ci si interroga su un possibile ritorno in campo. I tempi di riposo erano già stati diramati, tre mesi almeno serviranno ad Iker per riprendersi. Poi da capire se, ormai quasi 38enne (li compirà il prossimo 20 maggio), sarà prudente riprendere il posto fra i pali oppure no.

PARLA IL MEDICO - Nelson Puga, medico del Porto, ha fatto il punto della situazione - come riporta Mundo Deportivo - chiarendo l'entità del problema sofferto da Casillas: «Era totalmente imprevedibile, senza alcun segnale di allarme e con nessun caso in famiglia di malattie cardiache in età precoce». Secondo Puga si tratta di una malattia «silenziosa», che si sviluppa lentamente e che, all'improvviso, «a causa di alcuni fattori, può provocare l'occlusione di una arteria e un infarto». Poi aggiunge: «Se Iker non fosse stato assisitito tempestivamente, avrebbe potuto avere complicazioni acute o future per il cuore, come aritmie, necrosi del muscolo cardiaco e anche la morte improvvisa». Per quanto riguarda il ritorno in campo, il medico precisa che dipenderà da come il corpo di Casillas risponderà nei prossimi mesi, dai risultati clinici e dalla volontà del calciatore.


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