Supercoppa di Spagna, sarà derby madrileno da mille e un notte

Niente Clásico, ma stracittadina madrilena con sapore esotico. A ventiquattr’ore dal successo del Real sul Valencia, l’Atletico elimina il Barcellona al termine di una gara rocambolesca, fatta di cinque gol validi, due annullati, un rigore concesso e uno negato, i soliti miracoli di Oblak, sorpassi e controsorpassi, fino al 3-2 che chiude la grande notte mediorientale.
Supercoppa di Spagna, sarà derby madrileno da mille e un notte© Getty Images
Andrea De Pauli
5 min

GEDDA (ARABIA SAUDITA) - La 34ª edizione della Supercoppa di Spagna, per la prima volta nel formato Final Four, sarà decisa da un derby madrileno da esportazione. All’indomani dell’eliminazione dei detentori della Coppa del Re del Valencia, surclassati da un sontuoso Real Madrid, escono di scena anche i campioni di Spagna del Barça. Merito dell’incombustibile Atletico Madrid, che passa a sorpresa con Koke, si vede superare dall’uno due di Messi e del grande ex Griezmann, ma trova la forza di reagire nel finale con un rigore di Morata e con un ultimo lampo di Angel Correa.

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VIDAL TITOLARE - Il nuovo formato Final Four non va proprio a genio a Valverde, che non ha fatto nulla per nasconderlo nella conferenza stampa della vigilia, ma ciò non significa che il Txingurri non ci tenga, eppure parecchio, alla Supercoppa, come conferma la formazione più che competitiva allineata al King Abdullah Sports City Stadium. Fuori causa il solo Ter Stegen, non manca nessuno tra i titolarissimi in un undici che contempla, dal primo minuto, anche l’osservato speciale Arturo Vidal, sempre più al centro delle vicende di mercato. Squadra grandi occasioni anche per Simeone, che trattiene prudenzialmente in panchina solo il convalescente Koke e lancia il redivivo Savic per l’acciaccato Gimenez. Davanti, ci sono Morata e Joao Felix, supportati sulla destra da un Angel Correa inseguito a lungo la scorsa estate dal Milan.

SANT’OBLAK - Piuttosto disastrato l’inizio della gara, con diverse interruzioni dovute a due colpi sofferti da Angel Correa, schiacciato nella morsa imponente di Neto e Umtiti, e da Oblak, vittima di una botta alla coscia elargita involontariamente dall’attivo Luis Suarez. I blaugrana prendono in fretta in mano il pallino del gioco, schiacciando i passivi colchoneros nella loro metà campo. A tenere in partita i madrileni, così, ci pensa il solito Oblak, che compie tre grandi interventi su Messi, Suarez e, soprattutto, sull’ex compagno Griezmann, chiuso alla disperata su una imbeccata di Leo. Sul fronte opposto, Neto viene sollecitato solo da un tiro di Trippier. La frazione si chiude con una mezza rissa innescata da Joao Felix e Jordi Alba che si chiude con due cartellini gialli equamente distribuiti tra Savic e Luis Suarez.

BOTTA E RISPOSTA - Simeone non gradisce e, a inizio ripresa, si ripresenta con Koke per lo spento Hector Herrera. Mai scelta fu più azzeccata, in considerazione del fulminante vantaggio, trovato dall’Atletico dopo appena diciannove secondi, proprio con il subentrato Koke, che liberato in area da Correa, infila alle spalle di Neto. La reazione del Barça è rabbiosa e trova premio nel repentino pareggio di Messi, che dopo una sponda di Luis Suarez vince un duro contrasto con Savic e Koke per poi sparare un destro rabbioso che neppure Oblak può neutralizzare. E salgono a 31 i gol siglati dall’argentino ai colchoneros.

ILLUSIONE BLAUGRANA - Ringalluzzito dall’immediato pareggio, il Barça continua a spingere, ma si vede negare il sorpasso da due grandi interventi del portiere sloveno su un nuovo tentativo della Pulce e su un pallonetto di Griezmann. Messi, al quarto d’ora, troverebbe il bis, ma interviene il Var, che consiglia al signor Gonzalez Gonzalez di annullare tutto per un controllo sospetto con il braccio. Poco male per i blaugrana, visto che un paio di minuti dopo Griezmann realizza il più classico dei gol dell’ex con una capocciata a porta vuota, dopo l’ennesimo miracolo di Oblak su un precedente colpo di testa di Suarez. Piqué firmerebbe anche il tris, ma la giocata viene invalidata per un millimetrico fuorigioco dell’assistman Vidal.

CONTROSORPASSO COLCHONERO - Quando l’inerzia della gara pare tutta a favore del Barça, si risveglia all’improvviso l’orgoglio colchonero, con il pari trovato dal dischetto da Morata, per un netto fallo di Neto sul lanciatissimo Vitolo. Il signor Gonzales Gonzales, poco dopo, soprassiede su un secondo penalty per i madrileni, che protestano per un fallo di mani piuttosto chiaro di Piqué in piena area. Il Barça non c’è più e l’ennesima verticalizzazione di Angel Correa regala, nel finale, il controsorpasso ai biancorossi. Domenica prossimo, sempre a Gedda, niente Clasico, bensì un derby di Madrid da mille e una notte che promette reti e spettacolo.

@andydepauli


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