© FOTO MOSCABARCELLONA (SPAGNA) - Niente Juventus, né Inter. E neppure Paris Saint Germain. Ivan Rakitic ha deciso di tornare a Siviglia, per chiudere la carriera nel club che ha lasciato sei stagioni or sono per trasferirsi alla corte di Leo Messi. Lo assicura l’edizione odierna del quotidiano sportivo catalano Sport, che dedica al croato la prima pagina. Determinante nella scelta del centrocampista il lato sentimentale, visto che sua moglie Raquel Mauri è originaria della città andalusa e che, al Sanchez Pizjuan, è rimasto sempre un idolo applauditissimo. Poca scelta per il Barça, che sembra rassegnato a venire a patti con Monchi, in considerazione della volontà di un giocatore di 32 anni il cui contratto arriverà a scadenza il 30 giugno del 2021.
NIENTE ITALIA - Si mangia le mani, ora, il Barcellona, che lo scorso gennaio per Rakitic aveva ricevuto un’offerta interessantissima da parte della Juventus, che si era detta disposta a sacrificare ben 42 milioni per assicurarsi l’ultimo tassello per completare una squadra decisa a dare l’assalto decisivo alla Champions League. Il croato, però, voleva giocarsi le sue chances col nuovo allenatore Quique Setien e la sua priorità rimaneva quella di chiudere la carriera in Spagna. Anche per questo, nonostante gli inviti del connazionale Brozovic, ha preferito non contemplare neppure l’opzione Inter, che l’avrebbe potuto vedere come parziale e anticipata pedina di scambio in un’eventuale operazione per il trasferimento in estate di Lautaro Martinez in Catalogna. Rimane, poi, la lunga storia di offerte al rialzo del Paris Saint Germain, che nell’estate del 2018 era arrivato a mettere sul piatto ben 90 milioni. Dodici mesi dopo, invece, il nome di Rakitic era tornato d’attualità nel lungo tira e molla per riportare a Barcellona Neymar, ma anche in quel caso non se ne fece nulla. Rakitic vuole solo la Liga e, preso atto che la sua storia in blaugrana si avvia alla conclusione, la sua destinazione preferita è Siviglia. E pazienza se in Andalusia guadagnerà meno, decisamente meno, rispetto a quanto avrebbe guadagnato a Torino, Milano e Parigi.