Xavi: "Cristiano Ronaldo manca alla Liga, quanto mi piace Lautaro Martinez"

L'ex centrocampista del Barcellona, ora allenatore in Qatar, ha rilasciato una lunga intervista: "CR7 segnava 40-50 gol a campionato, i blaugrana fanno bene a interessarsi all'argentino dell'Inter"
Xavi: "Cristiano Ronaldo manca alla Liga, quanto mi piace Lautaro Martinez"© EPA
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ROMA - Un'intervista fiume rilasciata a DjMaRiiO, famoso youtuber, e al canale Post United. Xavi Hernandez, ex stella del Barcellona, parla di tutto: coronavirus, club blaugrana, Real Madrid, Cristiano Ronaldo, Lautaro Martinez. L'attaccante argentino è entrato nel mirino della squadra con cui ha fatto la storia fino al 2015: "Mi piace, c'è qualcuno a cui non piace? Gioca bene, dà profondità, attacca bene lo spazio. Il Barcellona fa bene a essere interessato". Poi su CR7: "Alla Liga manca ovviamente un giocatore del genere, uno che segna 40 o 50 gol all'anno... Ma il Real Madrid è forte anche oggi, ha giocatori di alto livello". In molti sponsorizzano il ritorno di Xavi al Barca come allenatore: "Non so perché la gente mi veda così, ma sono orgoglioso e mi piace l'idea. Sarebbe un sogno, parliamo della mia casa e della mia vita. Spero un giorno di poterlo realizzare, sto imparando molto come allenatore in Qatar". 

Neymar e il coronavirus 

Un altro accostato e che potrebbe tornare al Barca, da calciatore, è Neymar: "Perché no? Ho condiviso con lui lo spogliatoio e mi sembra una grande persona. Era un professionista qui a Barcellona e avrebbe fatto la differenza. Non entro nei problemi burocratici, ma sul campo è tra i cinque migliori al mondo". Su Casillas: "È un leader e può essere un grande allenatore. Ma Guardiola è il mio riferimento come tecnico. Sono più calmo quando la mia squadra ha la palla, bisogna lavorare sul pressing alto e andare all'attacco. Quale calciatore invece mi somiglia di più? Gundogan, De Jong, Arthur, Kroos, Modric, Cazorla hanno visione di gioco, non perdono facilmente la palla". Poi l'emergenza coronavirus: "Sarebbe triste giocare senza pubblico. Qui in Qatar spesso giochiamo con poche persone ed è triste. Giochiamo a calcio per le persone che ne sono appassionate. È un lusso vedere gli stadi affollati. Sarebbe molto ingiusto decidere ora i campionati, la stagione deve finire sul campo".


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