© Getty ImagesMADRID (Spagna) - Nel corso del documentario "Hanging the Wings" di Movistar +, l'ex portiere della Spagna, del Real Madrid e del Porto, Iker Casillas, ha raccontato di come abbia vissuto il periodo dal 2008 al 2012, il più brillante della storia della Roja e probabilmente della sua carriera. Oltre ai successi in nazionale, il portiere all'epoca nelle merengues faceva parte di una squadra passata alla storia con il soprannome di "Galacticos". Una formazione che poteva contare su Zidane, Figo, Ronaldo, Roberto Carlos, Salgado, Beckham e chi più ne ha più ne metta: "Stiamo parlando di una dimensione stratosferica. Non potevamo crederci all'acquisto di Beckham. Aveva 40 fotografi alle spalle ogni volta che usciva".
Casillas e il racconto dei Galacticos
Nonostante tutto, però, i risultati non furono così eccezionali: "Abbiamo continuato a giocare e vincere per nove mesi, conquistando praticamente tutto. Certo, questo fa sembrare che alla fine tutto andasse alla grande. Ma quella sconfitta in finale di Coppa contro il Saragozza ci ha segnato. Dalla terza settimana di marzo, fino a metà maggio, siamo caduti in picchiata. Non bastano solo i nomi per formare una squadra. Siamo rimasti tre anni interi senza vincere e lottare per niente. Fu quando il Barça iniziò a decollare, conquistando due campionati di fila e la Coppa dei Campioni nel 2006... Quella fase è quella che non mi piace per niente ricordare".