Pari tra Barcellona e Atletico, festeggia il Real!

Pareggio a reti bianche al Camp Nou tra blaugrana e colchoneros, che mentengono così i 2 punti di vantaggio sui catalani, ma ora possono essere riacciuffati dai ragazzi di Zidane, che in virtù dell’esito degli scontri diretti si riprenderebbero la vetta.
Pari tra Barcellona e Atletico, festeggia il Real! © EPA
Andrea De Pauli
4 min

BARCELLONA (SPAGNA) - Si chiude con un nulla di fatto l’attesissimo scontro al vertice tra un deludente Barcellona e un gagliardo Atletico Madrid, che produce, soprattutto nel primo tempo, un maggior numero d’occasioni da rete rispetto ai rivali e, alla resa dei conti, mantiene le due lunghezze di vantaggio sui catalani. Risultato che, però, appare gradito soprattutto al Real Madrid, che a questo punto diventa assoluto padrone dei destini della Liga. Dovessero vincerle tutte di qui alla fine, infatti, i blancos si assicurerebbero il loro 35º scudetto.

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ALLO SPECCHIO - Nessuna sorpresa sul lato blaugrana, con lo squalificato Koeman che ordina al fido secondo Alfred Schreuder di giocarsela nuovamente con la linea difensiva a tre, capeggiata da Gerard Piqué, Dest e Jordi Alba larghi sulle fasce e Messi e Griezmann in avanti, con la conseguente nuova partenza dalla panchina per Dembelé. Qualche novità inaspettata, invece, sul fronte colchonero. Simeone, infatti, decidi di giocarsela allo specchio, rinunciando al solido Kondogbia che aveva ben figurato in questi ultimi tempi e che più o meno tutti i quotidiani locali davano nell’undici di partenza. Al fianco dell’attesissimo ex Luis Suarez, in avanti, giostra Angel Correa, con Marcos Llorente più arretrato del previsto e il devastante Yannick Carrasco che si occupa dell’intera corsia sinistra.

PIÙ ATLETICO - E fin dai primi scampoli risulta chiaro che il Cholo ha preparato benissimo la partita, riuscendo a occupare tutti gli spazi, con un'insistente pressione alta finalizzata alla ricerca della rapida conclusione a rete. Il primo spunto, così, è di Lemar, che costringe alla parata in due tempi Ter Stegen. Il francese, però, prima del quarto d’ora esce di scena, a causa di un problema muscolare che apre le porte dell’incontro a Saul. Prima del ventesimo, una nuova giocata rapida dei colchoneros porta al tiro Correa, chiuso alla disperata da Lenglet in angolo. Alla mezz’ora, va ko anche l’essenziale Busquets tra i locali, vittima di una terribile capocciata con Savic. Spazio, così, al canterano Ilaix Moriba. Poi inizia una fase di straordinari per Ter Stegen che si esibisce in una grande parata su un tiro insidiosissimo di Marcos Llorente, per poi ripetersi su Carrasco e Suarez. Per l’unica vera occasione del Barça tocca aspettare il 40’, quando una spettacolare serpentina di Messi si chiude con un bolide angolato neutralizzato dal reattivo Oblak. Nell’ultima giocata della prima frazione, infine, è Felipe a mancare il bersaglio grosso da ottima posizione.

FESTEGGIA IL REAL - La ripresa si apre con Ronald Araujo per Mingueza e un tiro dal limite dell’area dell’attivo Luis Suarez, che esce di poco. Il Barça risponde, appena varcato il quarto d’ora, con un tiro da centro area di Ilaix Moriba, deviato provvidenzialmente in angolo da Mario Hermoso. Qualche minuto e Oblak vola su un’insidiosa punizione di Messi. Si arriva, così, alla metà del secondo tempo e all’apparizione di Joao Felix, che rileva l’ammonito Saul, che a sua volta era subentrato per Lemar. La giostra dei cambi, sul fronte blaugrana, provoca, tra gli altri, l’entrata in scena di Dembelé, schierata a tutta fascia per Dest. E proprio l’esterno offensivo francese, al 40’, fallisce il colpo di testa da pochi passi su perfetto cnetro di Jordi Alba. All’ultimo minuto, Messi sfiora l’incrocio da calcio piazzato. Non si schioda. L’Atletico mantiene 2 punti di vantaggio sul Barça, ma se il Real vince le ultime quattro partite, a iniziare da quella col Siviglia di domani, la Liga sarà sua.

@andydepauli


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