C’è vita anche senza Messi: Barcellona-Real Sociedad 4-2

Primo successo del dopo Messi per i catalani, che dopo aver dominato per lunghi tratti, chiudono con qualche sofferenza di troppo. Piqué, un doppio Braithwaite e Sergi Roberto firmano la vittoria sui baschi
C’è vita anche senza Messi: Barcellona-Real Sociedad 4-2© EPA
Andrea De Pauli
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BARCELLONA (SPAGNA) - C’è vita anche dopo Messi per il Barça, che alla prima partita del dopo Leo s’impone con qualche patema di troppo sulla Real Sociedad di David Silva. Solidali, compatti e volenterosi, i blaugrana dominano per lunghi tratti e si portano addirittura sul 3-0 grazie a una rete della bandiera Gerard Piqué e a una doppietta di Braithewaite. I gol di Lobete e Oyarzabal, però, fanno tremare i padroni di casa, prima del sigillo finale di Sergi Roberto.

Il cerchio si chiude

Sono 20.384 i presenti che occupano gli spalti del Camp Nou, dopo quasi un anno e mezzo senza spettatori. Curiosamente, i catalani avevano disputato l’ultima partita interna con pubblico, nel marzo del 2020, sempre contro la Real Sociedad. I padroni di casa schierano dal primo minuto i nuovi acquisti Eric Garcia e Memphis Depay, iscritti solo grazie al gesto generoso di Piqué, che ha accettato un significativo taglio dello stipendio per permettere al Mes que un club di rientrare nei parametri pretesi dalla normativa del salary cap. Titolare anche lo stacanovista Pedri, che esattamente come il basco Oyarzabal, sull’altro fronte, è reduce dalle fatiche estive di Europei e Olimpiadi.

Vittoria di squadra

Avrà anche perso il giocatore più decisivo della sua gloriosa storia, ma è un piacere vedere la partenza del Barça, che si muove come una squadra vera, in cui tutti, ma proprio tutti, contribuiscono a entrambe le fasi. Pressing alto, distanze impeccabili tra i reparti, attenzione difensiva e, di conseguenza, un numero incredibili di occasioni da gol per i blaugrana. Poco dopo l’ovazione dedicata dagli spalti a Messi, allo scoccare del 10’ di gioco, Griezmann centra in pieno la traversa, con una capocciata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Va meglio, attorno al 20’, a Piqué, che insacca di testa una perfetta pennellata di Memphis Depay, che così contraccambia il sacrificio del compagno, che gli permette di essere subito in campo. Poi sale in cattedra Braithwaite, che a cavallo dal termine del primo tempo e l’inizio della ripresa, realizza la sua doppietta. Sembra fatta, ma il subentrato Lobete e Oyarzabal, con una punizione da cineteca, riportano il risultato sul 3-2, prima della zampata finale di Sergi Roberto, che completa il poker dei catalani.

L’Atletico di Correa

Partano col piede giusto anche i campioni uscenti dell’Atletico Madrid, che a Balaidos si impongono per 2-1 sul Celta al termine di una partita interminabile, durata oltre 100 minuti e movimentata, nel finale, per la mezza rissa costata le espulsioni, una per fronte, di Mario Hermoso e Hugo Mallo. A regalare l’intera posta in palio ai colchoneros ci pensa Angel Correa, con una pregevole doppietta. L’argentino sblocca, a metà della prima frazione, con un bolide all’incrocio. Al quarto d’ora della ripresa, i locali trovano il momentaneo pari dal dischetto con Iago Aspas. Dopo appena una manciata di minuti, però, lo scatenato Correa completa la sua doppietta con un rasoterra chirurgico sul secondo palo. Primi tre punti e vetta della classifica insieme a Real, Valencia e Barça per i ragazzi di Simeone.

@andydepauli


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