Raphinha fa il Lewandowski. Al Barcellona il Clasico di Las Vegas!

Nella grande notte del debutto di Lewandowski in blaugrana, l’ex Leeds regala ai catalani un meritato successo sul Real Madrid. Ottima prova di Courtois, che ha limitato il passivo  per i campioni d’Europa nel finale di gara
Raphinha fa il Lewandowski. Al Barcellona il Clasico di Las Vegas!© EPA
Andrea De Pauli
6 min

LAS VEGAS (STATI UNITI) - Una rete solitaria dell’ottimo Raphinha regala al Barcellona il successo nel Clasico di Las Vegas, valido per il Soccer Champions Tour, a cui partecipano anche la Juventus - partita con la vittoria sul Chivas di Guadalajara - e l’America di Città del Messico. Tra i mille motivi d’interesse, il debutto con la nuova casacca blaugrana di Robert Lewandowski, che ha disputato un positivo primo tempo prima di cedere il posto ad Aubameyang in una ripresa caratterizzata da una rivoluzione completa delle due squadre. Ben 61.299 i tifosi presenti nel futuristico Allegiant Stadium, impianto coperto munito di aria condizionata, in un contesto che presentava una temperatura esterna prossima ai 40º.

TUTTO SULLA LIGA

Il primo Real dell’estate

Prima partita della tournée americana per il Real, che riappare su un terreno di gioco per la prima volta dopo il trionfo nell’ultima Champions con il Liverpool. Di fronte gli eterni rivali del Barça, che nell’ultimo incrocio si erano imposti per 4-0, al Santiago Bernabeu, in Liga. Alla resa dei conti, poco più di un incidente di percorso per i blancos, in una stagione chiusa con scudetto e Coppa Campioni, oltre che con la Supercoppa di Spagna conquistata in gennaio. Orfano di Benzema, Ancelotti propone dall’inizio l’ex Roma e Chelsea Rudiger, piazzato sulla corsia sinistra, e l’altro nuovo acquisto Tchouameni, a far le veci di Casemiro in un centrocampo tutto new generation, insieme a Valverde e Camavinga. Assente Benzema, che ha raggiunto il gruppo da poco, riappare il falso nueve Hazard, in avanti, spalleggiato dai brasiliani Rodrygo e Vinicius.

Il debutto di Lewandowski

Per il Barça, invece, è la seconda apparizione sul suolo americano dopo il tennistico 6-0 rifilato all’Inter Miami mercoledì scorso. E tutti i riflettori, in questo caso, sono puntati su Robert Lewandowski, che nella grande notte del debutto in blaugrana appare con un inusuale numero 12 sulle spalle, in attesa del suo 9, per ora indossato dal partente Depay. Confermatissimi, Christensen nelle retrovie, in coppia con Eric Garcia, e il vivacissimo Raphinha, largo sulla destra, in un attacco completato da Ansu Fati, che si piazza sul fronte opposto. Si rivede in panchina Xavi, che risolti i problemi con il visto, torna a guidare i catalani dopo essersi perso la prima gara disputata in Florida.

Conferma Raphinha

Che sia molto più di una semplice amichevole estiva lo si comprende fin dai primi scampoli, con una gara che parte a ritmi altissimi. Il primo guizzo è proprio di Lewandowski, che si presenta con un dribbling secco sul vecchio compagno al Bayern, Alaba, seguito da un violento destro deviato in corner da Courtois. La risposta del Real arriva poco prima del 20’, con un bolide improvviso di Fede Valverde che coglie in pieno l’incrocio. Lo scambio di colpi prosegue, sul fronte opposto, con un ingenuità di Camavinga, che si fa soffiare la palla in area da Pedri, che scarica subito per Ansu. Il canterano, però, sparacchia fuori, solo soletto davanti a Courtois. Decisamente più preciso il nuovo compagno Raphinha, che attorno alla mezz’ora intercetta al limite dell’area un passaggio per linee orizzontali di Militao e, dopo un perfetto controllo, calcia immediatamente all’incrocio, dove il portierone belga non può arrivare. L’ex Leeds aveva segnato anche contro l’Inter Miami. I catalani, poco dopo, potrebbero anche raddoppiare, ma Lewandowski, servito dallo scatenato Raphinha, viene murato dal provvidenziale Alaba. Nella fase finale della prima frazione, gli animi si scaldano dopo una dura entrata di Jordi Alba su Vinicius, che provoca una mini rissa, risolta in tempi brevi dall’energico direttore di gara Marc Allatin.

Courtois limita i danni

Sei cambi per il Real e cinque per il Barça anticipano il fischio d’inizio di una ripresa in cui i ritmi calano sensibilmente. Tra le numerose novità, lo stravolgimento completo del centrocampo merengue, in cui appaiono le vecchie volpi Casemiro, Kroos e Modric. Tra i blaugrana, è staffetta tra i due ex Borussia Dortmund, Lewandowski e Aubameyang, che dopo una manciata di minuti, di testa, scuote la faccia esterna della rete. Decisamente più pericolosa la risposta merengue, con Asensio, servito dalla destra da Lucas Vazquez, che manca di un nulla il bersaglio grosso. Prima della mezz’ora, dopo una nuova raffica di cambi, Kessié s’incunea nell’area blanca, ma fallisce il colpo del 2-0. Nel finale, col Barça che agisce ormai di rimessa, è invece Courtois a negare il raddoppio a Dembelé, con un intervento superlativo. In pieno recupero, il portiere belga toglie dall’incrocio un ultimo tiro di Dest. È festa blaugrana.


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