Furia Ancelotti: "Cori vergognosi contro Vinicius. La gara andava sospesa"

Al termine della sfida tra Valencia e Real Madrid, il tecnico perde la pazienza: "Mai visto uno stadio così"
Furia Ancelotti: "Cori vergognosi contro Vinicius. La gara andava sospesa"© EPA
2 min

"Non avevo mai visto e sentito prima di oggi un intero stadio essere razzista e gridare 'scimmia' 'scimmia' a un calciatore". Al termine della gara tra Valencia e Real Madrid, vinta 1-0 dai padroni di casa, Carlo Ancelotti, tecnico dei Blancos, alza la voce e protesta contro gli episodi di razzismo subiti da Vinicius. L'attaccante del Real Madrid è stato espulso a fine partita dopo aver colpito a gioco fermo un avversario. Uscendo dal campo è stato riempito di insulti e ululati. Ma già nel corso della gara il calciatore del Real Madrid era stato attaccato in modo vergognoso dagli spalti con cori, versi e ululati, che avevano spinto il brasiliano ad andare a bordo campo e indicare gli spalti, puntando il dito contro chi, a suo dire, lo stava insultando. Così, mentre dalle gradinate piovevano oggetti su Vinicius, il direttore di gara ha chiesto allo speaker dello stadio di fare un annuncio, minacciando la sospensione della gara.

Furia Ancelotti, parole durissime

"Durante la partita ho parlato con Vinicius - ha detto ancora Ancelotti - perché c'era un ambiente pesante, molto negativo, e gli ho chiesto se volesse rimanere in campo. Ma io non volevo sostituirlo a causa del razzismo, non mi era mai capitato, è inaccettabile. Così non va, la Liga spagnola ha un problema, che non è Vinicius, lui è la vittima. Che si può fare? Io so che così non si può giocare al calcio, e direi la stessa cosa anche se avessimo vinto. E' troppo grave, insultano per tutto il tempo Vinicius e alla fine il cartellino rosso lo mostrano a lui. Sono molto triste, questo è un campionato con grandi squadre ma c'è qualcosa da sradicare, siamo nel 2023. L'unico modo è fermare la partita, è vero che c'è un protocollo ma in casi come questo bisogna proprio andare a casa", ha concluso Ancelotti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA