Ancelotti non ci sta: “Assurdo mettere in discussione il Real Madrid”

Il tecnico italiano dopo l’eliminazione dalla Champions League difende l’onore del club e stoppa le solite voci che lo vogliono ct del Brasile
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Momento nero in casa del Real Madrid. L’uscita dalla Champions League, dopo il doppio confronto con l’Arsenal, non è stata per niente digerita. Normale, viene da dire, in un club abituato sempre a vincere. I Blancos sono ancora in corsa per la Liga, domani sera la sfida contro l’Atletico Bilbao per continuare a restare in scia del Barcellona. E Carlo Ancelotti parla chiaro: “Non c'è conflitto con la società e chi lo dice afferma il falso: il presidente dimostra più affetto in questi momenti che quando vinciamo. La realtà è che in questo mondo tutto viene messo in discussione, persino un club che ha vinto 30 titoli in undici anni”.

Ancelotti difende il Real Madrid e allontana il Brasile

L’eliminazione dalla Champions League è ormai alle spalle. Ancelotti spiega: “La Champions è la competizione più importante per tutti, anche per il Real Madrid, ma non è vero che il resto non conta. Cosa mi ha ferito di più? Il fatto che venga messo in discussione un club che ha vinto quasi 30 titoli nell'ultimo decennio. Assurdo". E sono tornate le voci su un possibile di addio a fine stagione, con all'orizzonte ancora la panchina della Nazionale brasiliana. "Non c'è nulla da dire. Ne parleremo a fine stagione", ha tagliato corto Ancelotti, che respinge al mittente le voci di uno spogliatoio spaccato e divergenze con il club. "Ho parlato con i giocatori e con la società. Siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda. Siamo tutti delusi di essere usciti dalla competizione in cui abbiamo avuto più successo. Ma non si può sempre vincere. Intanto domani c'è l'Athletic e vogliamo restare in corsa per la Liga”.


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