Psg, Messi: "Maradona? Non mi sono mai paragonato a lui"

L'asso argentino si confessa dopo la vittoria del Pallone d'oro: "Alcune critiche in nazionale mi hanno fatto male. Ronaldo? Essere avversari ci ha aiutato a crescere"
Psg, Messi: "Maradona? Non mi sono mai paragonato a lui"© EPA
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PARIGI (Francia) - A pochi giorni dalla vittoria del suo settimo Pallone d'oro, Lionel Messi si racconta in una lunga intervista a France Football, la rivista che organizza il prestigioso trofeo: "Non ho mai detto di essere il migliore della storia, né intendo farmi questa idea. Per me essere considerato già uno dei migliori di sempre è sufficiente, è qualcosa che non mi sarei mai immaginato".

Messi, Maradona e Cristiano Ronaldo

L'asso argentino del Paris Saint-Germain parla delle sue origini: "Vengo da una famiglia di classe operaia, mio padre lavorava tutto il giorno e vivevamo in un quartiere abbastanza modesto. Ma grazie a Dio non ci è mai mancato nulla. I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto, il lavoro, l'umiltà. Sono cresciuto con questi valori e, quando sono arrivato a 13 anni a Barcellona, li ho ritrovati. Ho lottato per i miei sogni, per superarmi e raggiungere ogni anno nuovi obiettivi. Serve anche un po' di fortuna e credo che Dio abbia deciso di premiarmi". Nel corso del tempo Messi è stato accostato a Diego Maradona e a Cristiano Ronaldo: "Non mi sono mai paragonato a Diego, assolutamente, né ho mai prestato attenzioni a questi paragoni - chiarisce Messi - alcune critiche in passato mi hanno infastidito, ho passato dei brutti momenti in nazionale ma non per queste ragioni". Su CR7 aggiunge: "Ho sempre cercato di superare me stesso e non guardare a quello che fanno gli altri. Con Cristiano siamo stati avversari per anni nella Liga, è stato meraviglioso e ci ha aiutato a crescere nelle nostre carriere. Ma senza mai guardare l'uno all'altro, ho sempre voluto superare me stesso per essere migliore ma non migliore dell'altro".  Il fuoriclasse argentino parla anche della sua scelta di non prendere il 10 al Paris Saint Germain, sebbene Neymar l'avesse messo a sua disposizione: "Il 10 era suo. Sono arrivato in una nuova squadra per aiutare. Da parte sua è stato un gesto straordinario, me l'aspettavo perché lo conosco, a Barcellona siamo diventati amici. Ma mi sembrava più giusto che lo tenesse lui", ha spiegato Messi, che ha optato per la maglia numero 30.


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