© LAPRESSEROMA - Nel nord della Francia c’è un allenatore che conosciamo bene e che sta costruendo un progetto nuovo: dopo due anni altalenanti alla Roma, Paulo Fonseca si sta rilanciando al Lilla, dove ha ricevuto dalla proprietà l’incarico di riportare la squadra in Europa entro il 2024. Dopo 28 giornate di campionato Fonseca è a buon punto: è sesto in classifica, a un solo punto dal Rennes che oggi sarebbe qualificato per la Conference League e a -5 dal Monaco che invece è avviato verso l’Euroleague. Nell’intervista che rilasciò a dicembre a questo giornale, Fonseca spiegò che la classifica lo interessava meno di altri elementi di crescita, che erano considerati la parte principale del percorso.
Integrazione
Da questo punto di vista Fonseca è in linea con l’obiettivo della prima stagione. Lo scorso anno il Lilla ha chiuso al decimo posto, lontano dalle prime poltrone, generando disaffezione nel pubblico e l’esigenza di riaprire un ciclo. Da qui la decisione di esonerare Jocelyn Gourvennec e di vendere molti calciatori, tra cui Renato Sanches e il romanista Celik. Fonseca ha vissuto un momento di tensione con la tifoseria, legato soprattutto a un malinteso, ma nel complesso ha riportato allo stadio Metropole un calcio propositivo e godibile, non trascurando la missione di lanciare alcuni giovani che rappresenteranno il serbatoio del club. Thierry Henry, non un signore di passaggio, ha detto che «Fonseca sta facendo un lavoro straordinario».
I risultati
Abbandonata per sempre la difesa a tre, di cui si è pentito dopo averla accettata alla Roma, Fonseca ha valorizzato l’attaccante canadese David, che ha segnato già 12 reti, diventando il primo allenatore della storia del club a realizzare almeno un gol nelle prime 12 partite stagionali e il migliore in termini di reti segnate dopo il girone d’andata (35 reti). Accennavamo ai baby debuttanti: Leny Yoro, 16 anni e 9 mesi, è il terzo più giovane esordiente d’Europa della stagione. Il futuro conta.