Premier League, Chelsea-Arsenal 3-2: Sarri resta in vetta. Vince anche il Tottenham

Secondo successo in due gare per l'ex tecnico del Napoli, a punteggio pieno come gli 'Spurs' vittoriosi sul Fulham nell'altro derby londinese
Premier League, Chelsea-Arsenal 3-2: Sarri resta in vetta. Vince anche il Tottenham© EPA

LONDRA - Gol ed emozioni a Londra nel derby londinese tra Chelsea e Arsenal. Un derby che sorride a Maurizio Sarri, vittorioso con i suoi 'Blues' e - in attesa delle due squadre di Manchester e del Liverpool - in vetta alla classifica a punteggio pieno insieme al Tottenham e al sorprendente Bournemouth.

Chelsea-Arsenal 3-2: numeri e statistiche del match

LE SCELTE - Dopo il 3-0 ottenuto al debutto sul campo dell’Huddersfield, per la sua prima gara di Premier allo Stamford Bridge, l'ex tecnico del Napoli conferma il 4-3-3 con Jorginho in regia e spedisce di nuovo in panchina Hazard, preferendogli Pedro per completare il tridente con Willian e Morata. Sull’altra sponda Unai Emery replica con un 4-2-3-1 (Aubameyang unica punta e Ozil alle sue spalle) e recupera con Monreal il buco che si era aperto sul lato sinistro della difesa (in infermeria Ainsley Maitland-Niles e Kolasinac), “costringendo” così Lichsteiner ad accomodarsi in panchina con lui. 

AVVIO IN ‘BLUES’ - Inizio emozionante: prima è l’Arsenal a sfiorare il vantaggio con Ozil (erroraccio davanti alla porta), ma sul ribaltamento di fronte è il Chelsea a passare: Jorginho lancia Alonso che si invola sull’out mancino e serve poi al solitario Pedro una palla solo da spingere dentro. Al 13’ è Barkley ad andare vicino al raddoppio con un sinistro dal limite, mentre al 17’ c’è lavoro anche per il grande ex Cech chiamato in causa da Aubameyang, che lo grazia invece due minuti dopo sparando alto a porta vuota su assist di Bellerin (partito sulla destra in sospetta posizione di fuorigioco). E ancora una volta l’Arsenal si fa trovare scoperto sulla ripartenza dei ‘Blues’ che raddoppiano così al 20’ con Morata, bravo a liberarsi di Mustafi e a battere poi Cech. Al 26’ primo giallo del match e se lo prende Xhaka per una dura entrata su Pedro. L’Arsenal prova a reagire ma al 32’ Mkhitaryan imita Ozil e Aubameyang calciando in curva un rigore in movimento. 

IL RISVEGLIO DEI ‘GUNNERS’ - Un erroraccio che l’armeno si fa perdonare cinque minuti dopo battendo Kepa, il portiere più caro della storia, con un bel sinistro dalla distanza. In evidenza subito dopo il suo collega Cech, che si salva in corner su una gran botta di Morata. Il primo tempo è un susseguirsi di emozioni e al 41’ arriva il pari dei ‘Gunners’: ancora protagonista Mkhitaryan, autore di un assist d’oro ad Aubameyang che stavolta non sbaglia. Il Chelsea ora è in bambola e prima Kepa è costretto alla presa bassa sul rasoterra del baby francese Guendouzi, poi tira un sospiro di sollievo quando ancora Aubameyang e poi Iwobi calciano a lato da ottima posizione.

LA RIPRESA - Si val riposo sul 2-2 e al rientro dall'intervallo ci sono gli stessi undici per i 'Blues', mentre nell'Arsenal c'è l'ex sampdoriano Lucas Torreira in regia al posto di Xhaka. A provarci per primo è il Chelsea, ma i tentativi di Pedro e Kante non trovano fortuna mentre al 56’ è Cech a dire di no a Barkley con una grande parata. Sarri prova così a cambiare il match dalla panchina, inserendo prima Kovacic per Barkley (60’) e poi Hazard per Willian (61’) mentre Emery risponde al 68’ mandando in campo Ramsey al posto di Ozil. Al 73' ancora lavoro per Cech, chiamato alla respinta sulla punizione di David Luiz, mentre al 77' è bravo il suo collega Kepa a chiudere la porta con una rischiosa uscita su Lacazett dopo aver respinto i tiro di Ramsey. Due minuti prima le ultime mosse dei tecnici: l'altro grande ex Giroud per Morata nel Chelsea e Lacazette per Iwobi nell'Arsenal. A raccoglierne i frutti è però Sarri, che all'81' può esultare per il definitivo sorpasso: spunto di Hazard sulla sinistra e cross basso per il terzino Alonso che si spinge nell'area avversaria e cala il tris. Due paratone di Cech su Giroud e la rete del possibile 3-3 fallita da Ramsey gli ultimi brividi del match.


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TOTTENHAM-FULHAM 3-1 - Viaggia a punteggio pieno il Tottenham di Mauricio Pochettino, che dopo aver espugnato il campo del Newcastle all'esordio concede il bis a Wembley battendo 3-1 il Fulham in uno dei tanti derby londinesi della Premier League. Vantaggio di Lucas Moura prima del riposo, poi gli ospiti nella ripresa arriva il momentaneo pareggio ospite con Mitrovic prima del nuovo sorpasso firmato da Trippier su punizione e del tris calato da Kane su assist dell'ex romanista Lamela.

CARDIFF-NEWCASTLE 0-0 - Reti inviolate tra il Cardiff e il Newcastle di Rafa Benitez nell'incontro valido per la seconda giornata di Premier League. La formazione dell’ex tecnico napoletano ha giocato in dieci dal 66' per l'espulsione di Hayden e ha sfiorato il vantaggio nel recupero, ma Kenedy si è fatto parare il rigore da Etheridge al 96'. Primo punto in classifica per entrambi le squadre che hanno schierato – uno contro l’altro – due gemelli: al 28' st tra gli ospiti è entrato il centrocampista Jacob Murphy, mentre dall’altra parte c’era già il gemello omozigote Josh Murphy. Non un inedito per la Premier League: già il settembre 2016 i gemelli Michael e Will Keane si erano sfidati con le maglie del Burnley e dell'Hull City. sasas

WEST HAM-BOURNEMOUTH 1-2 - Seconda sconfitta di fila per il West Ham di Manuel Pellegrini (ko al debutto sul campo del Liverpool) che schiera ancora l'ex laziale Felipe Anderson e Ogbonna titolari. Nel primo tempo la gara sembra mettersi in discesa per gli 'Hammers', che al 33' passano con il rigore trasformato da Arnautovic. Nella ripresa però si materializza la rimonta ospite con Wilson e Cook, autore anche dell'assist per il momentaneo pari.

LEICESTER-WOLVERHAMPTON 2-0 - Primo successo per il Leicester, che si impone in casa sul Wolverhampton chiudendo la pratica già nel primo tempo grazie all'autogol di Doherty e al gol di Maddison. Nella ripresa i padroni di casa restano in dieci per il rosso a Vardy (66') ma chiudono ogni varco agli ospiti e al 90' festeggiano con i propri tifosi. 

EVERTON-SOUTHAMPTON 2-1 - Prima vittoria anche per l'Everton, che si impone 2-1 in casa sul Southampton grazie alle reti segnate nel primo tempo da Walcott (15') e Richarlison (31'). Inutile per gli ospiti il gol segnato in avvio di ripresa (54') da Ings.

 


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LONDRA - Gol ed emozioni a Londra nel derby londinese tra Chelsea e Arsenal. Un derby che sorride a Maurizio Sarri, vittorioso con i suoi 'Blues' e - in attesa delle due squadre di Manchester e del Liverpool - in vetta alla classifica a punteggio pieno insieme al Tottenham e al sorprendente Bournemouth.

Chelsea-Arsenal 3-2: numeri e statistiche del match

LE SCELTE - Dopo il 3-0 ottenuto al debutto sul campo dell’Huddersfield, per la sua prima gara di Premier allo Stamford Bridge, l'ex tecnico del Napoli conferma il 4-3-3 con Jorginho in regia e spedisce di nuovo in panchina Hazard, preferendogli Pedro per completare il tridente con Willian e Morata. Sull’altra sponda Unai Emery replica con un 4-2-3-1 (Aubameyang unica punta e Ozil alle sue spalle) e recupera con Monreal il buco che si era aperto sul lato sinistro della difesa (in infermeria Ainsley Maitland-Niles e Kolasinac), “costringendo” così Lichsteiner ad accomodarsi in panchina con lui. 

AVVIO IN ‘BLUES’ - Inizio emozionante: prima è l’Arsenal a sfiorare il vantaggio con Ozil (erroraccio davanti alla porta), ma sul ribaltamento di fronte è il Chelsea a passare: Jorginho lancia Alonso che si invola sull’out mancino e serve poi al solitario Pedro una palla solo da spingere dentro. Al 13’ è Barkley ad andare vicino al raddoppio con un sinistro dal limite, mentre al 17’ c’è lavoro anche per il grande ex Cech chiamato in causa da Aubameyang, che lo grazia invece due minuti dopo sparando alto a porta vuota su assist di Bellerin (partito sulla destra in sospetta posizione di fuorigioco). E ancora una volta l’Arsenal si fa trovare scoperto sulla ripartenza dei ‘Blues’ che raddoppiano così al 20’ con Morata, bravo a liberarsi di Mustafi e a battere poi Cech. Al 26’ primo giallo del match e se lo prende Xhaka per una dura entrata su Pedro. L’Arsenal prova a reagire ma al 32’ Mkhitaryan imita Ozil e Aubameyang calciando in curva un rigore in movimento. 

IL RISVEGLIO DEI ‘GUNNERS’ - Un erroraccio che l’armeno si fa perdonare cinque minuti dopo battendo Kepa, il portiere più caro della storia, con un bel sinistro dalla distanza. In evidenza subito dopo il suo collega Cech, che si salva in corner su una gran botta di Morata. Il primo tempo è un susseguirsi di emozioni e al 41’ arriva il pari dei ‘Gunners’: ancora protagonista Mkhitaryan, autore di un assist d’oro ad Aubameyang che stavolta non sbaglia. Il Chelsea ora è in bambola e prima Kepa è costretto alla presa bassa sul rasoterra del baby francese Guendouzi, poi tira un sospiro di sollievo quando ancora Aubameyang e poi Iwobi calciano a lato da ottima posizione.

LA RIPRESA - Si val riposo sul 2-2 e al rientro dall'intervallo ci sono gli stessi undici per i 'Blues', mentre nell'Arsenal c'è l'ex sampdoriano Lucas Torreira in regia al posto di Xhaka. A provarci per primo è il Chelsea, ma i tentativi di Pedro e Kante non trovano fortuna mentre al 56’ è Cech a dire di no a Barkley con una grande parata. Sarri prova così a cambiare il match dalla panchina, inserendo prima Kovacic per Barkley (60’) e poi Hazard per Willian (61’) mentre Emery risponde al 68’ mandando in campo Ramsey al posto di Ozil. Al 73' ancora lavoro per Cech, chiamato alla respinta sulla punizione di David Luiz, mentre al 77' è bravo il suo collega Kepa a chiudere la porta con una rischiosa uscita su Lacazett dopo aver respinto i tiro di Ramsey. Due minuti prima le ultime mosse dei tecnici: l'altro grande ex Giroud per Morata nel Chelsea e Lacazette per Iwobi nell'Arsenal. A raccoglierne i frutti è però Sarri, che all'81' può esultare per il definitivo sorpasso: spunto di Hazard sulla sinistra e cross basso per il terzino Alonso che si spinge nell'area avversaria e cala il tris. Due paratone di Cech su Giroud e la rete del possibile 3-3 fallita da Ramsey gli ultimi brividi del match.


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