Uefa, dopo il City anche il Chelsea ricorre al CAS

Dopo i Citizens anche i Blues hanno deciso di appellarsi alla Corte di Arbitrato dello Sport circa il blocco delle operazioni in entrata per le prossime due finestre di mercato. La decisione potrebbe arrivare dopo l'8 agosto, giorno di chiusura del calciomercato in Inghilterra
Uefa, dopo il City anche il Chelsea ricorre al CAS
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LONDRA (INGHILTERRA) - Dopo il Manchester City, anche il Chelsea ha deciso di fare ricorso al CAS (Court of Arbitration for Sport) circa il blocco del mercato per 12 mesi. La sentenza risale al mese di febbraio, quando i Blues erano stati puniti per violazioni relative al trasferimento di 29 giocatori minori di 18 anni, in violazione dell'articolo 29 del regolamento. Fin da subito il club londinese aveva comunicato il ricorso con un comunicato ufficiale. La FIFA, circa un mese fa ha confermato la decisione della Corte d'Appello, così il club di Abramovich ha deciso di portare avanti la propria causa anche di fronte al CAS.

Stamane la Corte di Arbitrato dello Sport ha diramato una lettera nella quale comunica al Chelsea che la decisione potrebbe arrivare dopo l'8 agosto, data di chiusura del calciomercato in Premier League. Indifferentemente dall'esito del ricorso, dunque, il club potrebbe essere costretto a non acquistare nessun calciatore per rinforzare la rosa, ma potrebbe solamente concludere operazioni in uscita. 


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