Ancelotti: "L'addio al Napoli ha fatto bene ad entrambi"

L'ex tecnico azzurro ha parlato della sua scelta di andare all'Everton, delle differenze tra Serie A e Premier League e della corsa scudetto tra Juve, Inter e Lazio
Ancelotti: "L'addio al Napoli ha fatto bene ad entrambi"© Getty Images
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"All'Everton sta andando bene ma non avevo bisogno di essere rigenerato. Ero stato bene anche a Napoli ma si e' giudicati dai risultati che non erano stati all'altezza del valore della squadra. E' stata una scelta giusta sia da parte della societa' che da parte mia, vado meglio io e va meglio il Napoli. Sono contento che il Napoli si sia ripreso e stia andando bene, per il resto e' inutile tornare indietro". Cosi' Carlo Ancelotti, ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" su Radio1, tornando sul suo divorzio dalla societa' partenopea. Sul feeling fra Sarri e i tifosi della Juventus: "E' un piccolo dettaglio nella vita di un allenatore essere piu' o meno amati. Sarri sta facendo il suo lavoro, Klopp dice che la Juve e' la favorita per la Champions ma penso che sara' una Champions molto piu' equilibrata rispetto al passato ed e' difficile identificare una favorita. Ma Sarri il suo lavoro lo sta facendo, di piu' e' difficile chiedergli".

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Ancelotti: "Scudetto? Per la Lazio tutto è possibile"

"L'Inter ha investito molto, la Lazio ha trovato solidita' e continuita' e la Juve ha lasciato qualche punto in piu' rispetto al passato, soprattutto per il cambio di allenatore. E' un bene che ci sia competitivita' davanti, la Serie A e' piu' emozionante della Premier dove il Liverpool ha vinto tutte le partite tranne una. La Lazio forse oggi ha qualcosa in meno qualitativamente rispetto a quella che vinse lo scudetto nel 2000 che aveva giocatori di grandissimo livello - prosegue Ancelotti - ma ha certezze e consapevolezza, e' una squadra molto fastidiosa, solida. Sanno quello che fanno, Immobile e' in stato di grazia: tutto e' possibile per la Lazio di quest'anno".

Ancelotti: "Challenge? Non sono convinto"

Ancelotti non e' entusiasta della possibile introduzione anche nel calcio del 'challenge' per consentire agli allenatori di richiedere l'intervento della Var"Bisogna stare attenti al suo utilizzo. Potrebbe essere la soluzione ma c'e' bisogno tempo per una decisione appropriata. Non sono convintissimo. La tecnologia ha risolto tanti problemi e qualcuno lo sta creando ancora, rimane questo dubbio su chi decide e chi non decide - continua l'attuale tecnico dell'Everton -. In Inghilterra ormai decide il Var e per me e' sbagliato. Se introducessero il Challenge, l'allenatore dovrebbe avere un ulteriore assistente per controllare queste situazioni, si potrebbe dare lavoro a ex arbitri ma cosi' diventa ancora piu' complicato".


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