© Getty ImagesLIVERPOOL (INGHILTERRA) - Dopo l'Arsenal, anche l'Everton di Carlo Ancelotti ha deciso di mettersi in quarantena. A dare la notizia è stato lo stesso club inglese attraverso una nota sul proprio sito ufficiale. Intanto i casi di positività al Coronavirus in Premier League salgono e dopo il tecnico dell'Arsenal Arteta è toccato all'attaccante 19enne di origini ghanesi del Chelsea Collum Hodson-Odoi.
Everton in quarantena: il comunicato del club
Il club inglese ha diramato un comunicato dichiarato: "L'Everton Football Club conferma che, come misura precauzionale, tutta la prima squadra e lo staff tecnico stanno vivendo un periodo di autoisolamento a seguito di una consulenza medica. Il passo è stato fatto dopo che un giocatore della prima squadra ha riportato sintomi coerenti con il coronavirus. Il Club è regolarmente in contatto con il giocatore in questione e sta monitorando il benessere di tutti i giocatori e dello staff. La salute, il benessere e la sicurezza di tutti i giocatori, il personale e le parti interessate dell'Everton sono la priorità assoluta per il club. Pertanto, la società ha deciso di chiudere tutti i luoghi di lavoro, tra cui la USM Finch Farm, Goodison Park e il suo quartier generale presso il Royal Liver Building nel centro di Liverpool. Anche il negozio al dettaglio del Club a Goodison Park chiuderà, ma il suo negozio Liverpool ONE non è interessato e rimarrà aperto. L'Everton continuerà ad aderire alle linee guida del governo e della sanità pubblica del Regno Unito in merito alla chiusura delle sue strutture e al benessere del personale e discuterà i prossimi passi in merito ai prossimi incontri con la Premier League venerdì mattina. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti a tempo debito, compresa la guida relativa alle prossime partite".