Tebas replica a Guardiola: "City in Champions per errore del Tas, non per meriti"

Il numero uno della Liga commenta la sentenza che ha riammesso i Citizens alle coppe europee: "Quando era arrivata la decisione dalla Uefa tutti avevamo pensato che si stesse facendo giustizia nei confronti di certi club"
Tebas replica a Guardiola: "City in Champions per errore del Tas, non per meriti"© EPA
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MADRID (SPAGNA) - "Questo tizio deve essere davvero geloso. È un incredibile esperto legale. La prossima volta gli chiederemo quale tribunale dovrebbe giudicarci". Pep Guardiola ha commentato così le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Liga, Javier Tebas, dopo la sentenza del Tas che ha ribaltato quella della Uefa che aveva escluso il Manchester City dalle competizioni europee per due anni, aggiungendo una sanzione di 30 milioni di euro, poi ridotta a 10 dal tribunale di Losanna.

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Tebas replica a Guardiola

Il numero 1 dei club spagnoli, però, non si lascia intimidire e anzi replica con ancora più vigore alle dichiarazioni di Guardiola. "Il City non è in Champions perchè ha fatto le cose nel modo giusto, ma perchè il Tas le ha fatte nella maniera sbagliata - le parole di Tebas in un'intervista a Espn -. Mi chiedo perchè ci sia una sanzione di 10 milioni di euro allora, mi piacerebbe leggere le motivazioni del verdetto cosa che non è stato possibile fare anche nel caso del Psg. Quel giorno dirò a Guardiola una cosa: sono convinto che il Manchester City non fa le cose come dovrebbe".

Tebas: "Bisogna fissare dei limiti"

"Non sono all'altezza per dettare legge nell'industria del calcio, tutti sappiamo come agisce il City e quando arrivò la sentenza Uefa nessuno del nostro mondo si è stupito - continua Tebas -, anzi abbiamo pensato che si faceva giustizia nei confronti di certi club. Come avete visto ci sono state anche le critiche di Mourinho e Klopp, tutti sappiamo che provano ad aggirare le norme sul fair play finanziario".

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"Nelle sentenze del Tas non c'è trasparenza e ora c'è chi vuole dipingere il City come un club che non fa acquisti, invece insieme al Psg è quello che compra di più, basta sommare gli affari degli ultimi 5 anni. Se un giocatore come Neymar non è più in Spagna è perchè un'altra società lo ha acquistato per una somma enorme. Il City compra con il petrolio e lo sa tutto il mondo del calcio. Non sono contro chi investe, ma bisogna fissare dei limiti come abbiamo fatto noi in Spagna con certe proprietà, quel che fanno certi club come Psg e City è pericoloso per il mondo del calcio".


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