L’8 settembre ha ricevuto su whatsapp il messaggio più bello: “Ti aspettiamo all’Everton, sei uno dei nostri”, gli ha scritto Seamus Coleman, irlandese, capitano dei “Toffees”. E’ stato pagato ventidue milioni, Abdoulaye Doucouré, che forma con Allan la coppia di mediani di Ancelotti, affascinato dall’idea di riportare il titolo a Goodison Park a distanza di trentaquattro anni. L'ultimo capolavoro fu firmato dal manager Howard Kendall e dal tridente delle meraviglie composto da Steven, Sheedy e Heath, autori di 38 gol.
L’Everton è in testa alla Premier con il Liverpool: tredici punti in sei partite. E domenica, a Newcastle, vuole cancellare subito la sconfitta (la prima in questa stagione) con il Southampton. Doucouré è diventato uno dei pilastri del 4-2-3-1 di Ancelotti, è stato preso dal Watford, retrocesso in Championship e di proprietà della famiglia Pozzo. Energia e pressing, è nato in Francia ma ha scelto la nazionalità maliana per rispettare le origini della sua famiglia. “Sono entrato in un grande club. Fino a qualche tempo fa, in Premier, si pensava che l’Everton venisse dopo le sei big più famose (Liverpool, Manchester United, City, Chelsea, Arsenal e Tottenham, ndr). Ma ora anche noi siamo rientrati nell’élite. Tanti grandi giocatori, come James Rodriguez e Allan, sono venuti qui per lasciare il segno”. Doucouré ha lanciato la sfida a tutti. E in particolare al Liverpool, tornato campione dopo trent’anni. L’idea di soffiare il titolo a Klopp molitiplica ambizioni e sogni dell’Everton, che ha ottenuto un pareggio in rimonta (2-2) nell'ultimo derby del Merseyside.