LIVERPOOL (Regno Unito) - Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool, si lascia sfuggire una velata critica al suo giocatore Mohamed Salah, "reo" di aver contratto il Coronavirus in Egitto partecipando al matrimonio del fratello: "Questa estate ero in Germania e sono stato invitato al compleanno di un amico, era all'aperto, ma ho deciso di rinunciare - ha detto Klopp -. Ci sono però delle situazioni, in altri Paesi, dove c'è più pressione sociale su di te e il matrimonio di un fratello è un momento molto speciale". "Quello che posso dire dei miei giocatori è che sono incredibilmente disciplinati - precisa il tecnico tedesco -. Salah comunque sta bene, non ha nessun sintomo e dovrebbe essere tornato oggi. Ci siamo parlati ma non c'è niente da dire delle cose di cui discuto con i miei giocatori".
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Con la squadra decimata da infortuni e defezioni ( Alexander-Arnold con problemi muscolari, Fabinho alle prese con l'infortunio al tendine del ginocchio, Robertson con un problema al bicipite femorale, Thiago Alcántara e Oxlade-Chamberlain con fastidi a un ginocchio più i lungodegenti Van Dijk e Joe Gomez) ora l'allenatore dei Reds si trova comunque anche senza una delle punte per il confronto in Premier di domenica contro il Leicester e anche per il match di Champions League con l'Atalanta. "Non c'è stagione in cui non si hanno problemi con gli infortuni - ha commentato -. Nella nostra situazione. è leggermente diverso quando molti giocatori nella stessa posizione si infortunano, il che rende le cose complicate, ma finché avremo 11 giocatori a disposizione, lotteremo per i tre punti".