Superlega, Henderson scuote la Premier. Anche De Bruyne è contro

Convocati tutti i capitani d'Oltremanica per discutere quale posizione prendere in merito al nuovo torneo: e i giocatori del City appoggiano Guardiola
Superlega, Henderson scuote la Premier. Anche De Bruyne è contro© Getty Images
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Continuano ad arrivare aggiornamenti dall'Inghilterra sulla questione Superlega. Jordan Henderson, capitano del Liverpool, cioè di una delle 12 società fondatrici, ha convocato tutti i capitani delle squadre di Premier League per discutere assieme quale posizione assumere in merito al progetto della nuova competizione. Dopo le critiche pubbliche, espresse ieri dal tecnico Jurgen Klopp e dal vice-capitano James Milner, oggi è stato Henderson a promuovere un incontro tra gli altri capitani del massimo campionato inglese. Con l'obiettivo, probabilmente, di creare un fronte unito, ed eventualmente una risposta condivisa.

Manchester City: contrari anche Sterling, Mendy, Laporte e Mahrez

Si sono già espressi in modo contrario i giocatori del Manchester City, che hanno delegato ai social la loro presa di posizione. Raheem Sterling, Benjamin Mendy, Aymeric Laporte e Riyad Mahrez hanno voluto ricondividere la netta presa di posizione con cui Pep Guardiola ha bocciato l'idea del nuovo torneo riservato ai club più ricchi. Riprese prima dai canali ufficiali del club, anche i quattro giocatori dei Citizens hanno ricondiviso le parole del tecnico, esprimendo la loro contrarietà al progetto.

Il post emozionante di De Bruyne

Anche Kevin De Bruyne ha voluto dire la sua: "Arrivo da un piccolo paese belga, sognando di competere ai massimi livelli possibili - si legge su Twitter - Ho giocato in Belgio, Germania e Inghilterra, ho anche rappresentato con orgoglio il mio paese. Ho lavorato e gareggiato con tutti cercando sempre di vincere. Ma la parola più importante è GAREGGIARE. Dopo tutto quello che è successo negli ultimi giorni, dovremmo tutti trovare una soluzione insieme. Sappiamo che il calcio è un business e anche io ne sono parte. Ma io sono ancora quel piccolo bambino che ama giocare a calcio. Dobbiamo continuare a inspirare la prossima generazione di calciatori e continuare a far sognare i tifosi".

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