INVIATO A RIYAD - Gli arabi hanno un piano: diventare la nuova superpotenza del calcio mondiale. Per applicarlo hanno messo a sistema una serie di investimenti fuori da ogni parametro europeo, figli della disponibilità pressoché illimitata del Public Investment Fund (Pif), fondo sovrano governativo che entro il 2025 raggiungerà i 900 miliardi di portafoglio. In questa sessione di calciomercato le due big di Riyad, l'Al-Hilal e l'Al-Nassr, le due regine di Gedda, l'Al-Ahli e l'Al-Ittihad e le altre 14 formazioni del campionato hanno già speso in totale 1 miliardo tra cartellini dei calciatori e stipendi. La politica delle società, qui, è convincere i migliori calciatori del pianeta a trasferirsi in Arabia Saudita, meglio se vicini alla scadenza del contratto per proporre loro offerte impossibili da rifiutare.
Saudi League, le trattative più costose
Analizzando i borsini del calciomercato si nota come, infatti, l'acquisto più oneroso nella storia della Lega sia quello di Malcom dallo Zenit all'Al-Hilal, seguito da Ruben Neves (ancora Al-Hilal) pagato 55 milioni, Fabinho (46,7 milioni dall'Al-Ittihad) e Milinkovic (40 milioni, Al-Hilal). Non ci sono state altre spese sopra quota 40 milioni. Ronaldo è arrivato all'Al-Nassr da svincolato, così come Kanté e Benzema all'Al-Ittihad, mentre l'Al-Ahli ha convinto il City a cedere Mahrez per 35 milioni a pochi mesi dalla scadenza naturale dell'accordo (2024) tra l'algerino e gli inglesi.
Saudi League, stipendi da capogiro
Arriviamo così agli stipendi, quelli sì con cifre da capogiro. La classifica top 20 vede in testa Benzema con 100 milioni l'anno, seguito da Ronaldo a 70 (il fenomeno portoghese arriva a guadagnare oltre 250 milioni tra ingaggio e accordi commerciali), Kante con 50, Mané 40, Henderson e Fabinho 42, Mahrez 30, Koulibaly e Brozovic 25, Milinkovic e Firmino 20, Malcom 18, Fofana 15, Ruben Neves e Mendy 14, Jota e Saint Maximin 12 e Telles 8,2. Il totale sfonda quota 1 miliardo. L'assalto alla Premier è in atto.