© Getty Images,,Il re della Libertadores si chiama Gabigol. L’attaccante di proprietà Inter ha ribaltato con una clamorosa doppietta la finale di Lima regalando al Flamengo il trionfo contro il River Plate, battuto per 2-1: Santos Borré aveva aperto le marcature poco prima del quarto d’ora, il brasiliano ne ha fatti due nel giro di tre minuti, uno all’89’ e uno al 92’, beccandosi a un passo dal triplice fischio anche un cartellino rosso. Impresa della squadra di Jorge Jesus, il secondo allenatore europeo della storia a conquistare il massimo trofeo sudamericano.
Gabigol, una doppietta clamorosa
River sostanzialmente più organizzato, Flamengo costretto a puntare sull’esuberanza dei suoi talenti che - almeno nel primo tempo - sembrano venire meno. L’ex romanista Gerson è uno dei pochi a tentare qualche guizzo, il capocannoniere Gabigol è troppo isolato e non riesce a impensierire la porta di Armani se non con una conclusione dalla distanza che però non porta al risultato sperato. Il match si sblocca in favore della squadra di Gallardo al 14’ con il bel piattone di Santos Borré, poi al 37’ pochi centimetri negano a Palacios la gioia del raddoppio: la violenta botta da fuori area del centrocampista del River termina fuori di un nulla. Nella ripresa c’è bisogno del miglior Armani per evitare che Everton Ribeiro porti il Flamengo sull’1-1 scatenando la “furia” di Jorge Jesus che corre ai ripari aumentando il peso offensivo dei brasiliani con Diego prima e Vitinho dopo. L’assedio rossonero, complice anche un banale errore del neoentrato Pratto, porta all’1-1 di Gabigol all’89’. Tre minuti più tardi, invece, si consuma il clamoroso epilogo: altro errore della difesa argentina e doppietta dell’attaccante di proprietà Inter che esulta togliendosi la maglia e regalando ai tifosi del Fla presenti allo stadio una gioia indescrivibile.