La finale di ritorno della Coppa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors si giocherà fuori dall'Argentina. Dopo i gravi incidenti che hanno caratterizzato la vigilia della gara del Monumental, la Conmebol ha deciso di organizzare il match l'8 o il 9 dicembre in una città e in un orario che verranno stabilito nei prossimi giorni. Gli incredibili problemi organizzativi e la disastrosa gestione della sicurezza di Buenos Aires hanno convinto i vertici del calcio sudamericano a ignorare la richiesta del presidente argentino Mauricio Macri che avrebbe voluto disputare il match entro i confini nazionali. Non è una decisione definitiva perché il "Tribunal de Disciplina" della Conmebol potrebbe assegnare il titolo al Boca che ha prodotto un documento ufficiale in cui si chiede la squalifica del River e l'assegnazione del trofeo a tavolino. Il numero 1 Daniel Angelici, ha dichiarato: «Il comitato esecutivo della Conmebol ci ha comunicato che la partita si giocherà, ma noi non accetteremo di giocare finché la Disciplinare non ci dara' risposte fondate, perché crediamo di avere le nostre ragioni che porteremo avanti, se necessario, anche di fronte al Tribunale d'Appello, seguiremo tutte le vie amministrative della Conmebol, ma siamo pornti anche a rivolgerci al Tas».
L'INCONTRO - La candidata principale per ospitare il match è Asunción (Paraguay) dove oggi all'Hotel Bourbon si è svolta la riunione tra Angelici (presidente del Boca), D'Onofrio (presidente del River), Tapia (presidente della federazione argentina) e Domínguez (presidente della Conmebol). Era presente anche Harrison, numero 1 della Federazione paraguaiana.
Nota entregada por el Presidente de la CONMEBOL a los presidentes de los clubes River Plate y Boca Juniors en la reunión del martes 27 en la sede la de CONMEBOL, en Paraguay. pic.twitter.com/qNBYTRZXx6
— CONMEBOL.com (@CONMEBOL) 27 novembre 2018