River-Boca, Libertadores telenovela: profeti, squalifiche e Papa Francesco

La finale più lunga del mondo prosegue ogni giorno con una puntata diversa: ecco tutti gli aggiornamenti
Vladimiro Cotugno
4 min

ROMA - Come un romanzo, più di un romanzo, questo River-Boca infinito che vive ormai di mille puntate ogni giorno, in attesa che arrivi quello decisivo ormai di Madrid e non di Buenos Aires, se riuscirà ad arrivare. Adesso è la volta del River che si dice ufficialmente contrario al Bernabeu e pronto ad adire ad ogni via legale contro la decisione presa dalla federazione. Nel frattempo c'è sempre il ricorso di entrambi i club contro la decisione disciplinare della Conmebol - due turni di squalifica e una pesante multa ai Millionarios, comminati per l'assalto al bus xeneize nei dintorni del Monumental - e altri colpi di scena che si susseguono senza sosta. Infantino ha appena annunciato che giocare al Santiago Bernabeu è un po' come giocare in Argentina e che le partite, secondo il presidente della Fifa, vanno giocate sul campo.

DA PONZIO PILATO A PONZIO FERMATO - Proprio il numero uno del calcio mondiale, ospite d'onore del Monumental in quei giorni, era stato accusato di essersi lavato le mani della situazione, ma nelle ultime ore il caso più tragicomico è quello del capitano del River Leonardo Ponzio e il dubbio che possa giocare al Bernabeu: potrebbero esserci problemi per il visto a causa di un processo per calcioscommesse relativo a Levante-Saragozza del 2011, Real nelle cui fila giocava proprio l'argentino che rischia due anni di prigione e sei di squalifica dall'attività sportiva sul terreno spagnolo. Sono passati questi sei anni ma visto che il processo si terrà nel settembre 2019 non si capisce ancora se il giocatore deve restare fermo in attesa del verdetto o meno. 

LA PREMONIZIONE DI UN TIFOSO DEL RIVER - E' datato 3 novembre il tweet di un tifoso del River Plate che sta facendo il giro del mondo: nel messaggio social racconta di aver sognato di aver visto vincere il River sul Boca 1-0 con il gol di Gonzalo Martinez, ma la partita non si giocava né al Monumental né alla Bombonera, bensì al Santiago Bernabeu. A questo punto, vista l'avverarsi della profezia, forse varrebbe la pena anche di giocarsi risultato e marcatore...

LA DOPPIA MAGLIA E PAPA FRANCESCO - Messaggi sportivi del giorno, un'immagine e un desiderio: quella della maglia di un tifoso italiano a Buenos Aires con entrambe le divise cucite a metà, tanto scioccante quanto emblematica, e la richiesta che arriva dalle pagine di un editoriale di Marca: fare in modo che alla partita di Madrid sia ospite d'onore il Pontefice, simbolo universale di pace.


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