Coppa Italia: la Roma batte il Milan ai rigori e festeggia un trofeo storico

Dopo 120' senza reti Ceasar si prende la scena e para due rigori decisivi a Boquete e Grimshaw; Serturini, Giugliano e Bernauer non sbagliano.
Coppa Italia: la Roma batte il Milan ai rigori e festeggia un trofeo storico© LAPRESSE
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REGGIO EMILIA - La Roma batte il Milan 3-1 ai calci di rigore e si aggiudica la Coppa Italia 2020-21. Le capitoline vincono grazie alle reti di Giugliano, Serturini e Bernauer dagli undici metri e conquistano il primo trofeo della loro storia. Grande emozione al “Mapei Stadium”: dopo l’Inno di Mameli eseguito dalla vincitrice dell'ultima edizione di X-Factor Casadilego, dagli spalti partono gli applausi e l’incitamento dei quasi 1500 tifosi giunti a Reggio Emilia. Nei pressi delle panchine non mancano nemmeno i dirigenti delle sue società: Paolo Maldini, Ivan Gazidis, Frederic Massara e Stefano Pioli per il Milan, Tiago Pinto e Morgan De Sanctis per la Roma. La finale tra il Diavolo e la Lupa si infiamma dopo appena 30": apertura precisa di Giacinti verso Dowie, l'attaccante inglese riceve sulla destra e calcia, ma la conclusione è di poco imprecisa. La Roma reagisce subito e sul capovolgimento di fronte guadagna il primo calcio d’angolo. Dalla bandierina va Giugliano ma la difesa rossonera è attenta e gestisce in tranquillità la ripartenza. Al 9' è ancora Giacinti a rendersi pericolosa, lanciandosi a tutta velocità verso l'area di rigore avversaria; Swaby però tiene la posizione ed esce vincitrice dal corpo a corpo con la capitana del Milan. La prima fiammata delle giallorosse si presenta al 15’: corner battuto da Giugliano e spizzata di testa di Lazaro, che si gira bene ma trova solo l’esterno della rete. Sono le rossonere però che prima della mezz’ora sfiorano di nuovo il vantaggio: Bergamaschi crossa dalla trequarti e trova Jane in mezzo all’area, la centrocampista sudafricana carica il destro a giro ma Ceasar è ben piazzata e riesce a respingere. Intensa la lotta tra le due squadre soprattutto in mezzo al campo, ma dopo i primi 45’ nessuna delle due riesce a sbloccare il punteggio. A inizio ripresa la prima occasione è per la Roma, con Serturini che parte rapidissima da centrocampo e arriva dalle parti di Korenciova, prima di essere disturbata dall’intervento di Bergamaschi che tocca il pallone e concede calcio d’angolo. Al 50’ ci prova anche Soffia dalla distanza, ma la conclusione è centrale e il portiere rossonero blocca senza difficoltà. Col trascorrere dei minuti cresce il Milan, che con l’asse Boquete-Giacinti crea non pochi pensieri alla retroguardia capitolina. Il rischio più grande le undici di Bavagnoli lo corrono al 62’: dopo una bella azione tutta di prima del Diavolo, Dowie riceve palla al centro dell’area ma al posto di calciare cerca un dribbling di troppo su Linari e perde il tempo per la conclusione. I capovolgimenti di fronte sono continui, ma la super chance per evitare i supplementari ce l'ha Bernauer sul destro al 91': la svizzera calcia benissimo dalla distanza ma il pallone accarezza la traversa e termina alto. Niente da fare però: dopo quattro di recupero la direttrice di gara Maria Marotta fischia la fine dei tempi regolamentari. Nel primo quarto d'ora sembrano crederci di più le undici di Ganz, che riescono in più occasioni a rendersi pericolose dalle parti di Ceasar pure senza andare a bersaglio; gli spunti non mancano nemmeno alle giallorosse, soprattutto sulla fascia destra, dove ora c'è la subentrata e più fresca Bonfantini. Negli ultimi 15' si rompono definitivamente gli equilibri, con Ceasar prodigiosa su Boquete e Bernauer poco precisa allo scadere dalla parte opposta. La lotteria dei rigori alla fine però premia le giallorosse, che grazie alle parate di Ceasar su Boquete e Grimshaw e all'errore di Tucceri portano a casa il trofeo mandando a bersaglio Giugliano, Serturini e Bernauer. Lacrime amare per le ragazze di Ganz, mentre Bartoli e compagne esplodono di gioia e salutano nel migliore dei modi Betty Bavagnoli, destinata ad un ruolo dirigenziale dalla prossima stagione. 


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