© ANSASHANGHAI - E’ partito ieri sera da Fiumicino, Terminal 5, con il volo Alitalia per Shanghai Pudong, dove atterrerà tra le due e le tre del pomeriggio cinese. Pioli lo aspetta. Sergej Milinkovic oggi entrerà nel suo nuovo mondo della Lazio, comincerà a scoprirla a undicimila chilometri di distanza . Ha ottenuto il visto per la Cina dall’ambasciata di Bruxelles, l’iter è proseguito a Roma, da dove ieri sera è ripartito il centrocampista serbo con passaporto spagnolo. Chissà se oggi pomeriggio, appena atterrato e con il fuso orario da smaltire, si allenerà o meno. Quasi certamente, se farà in tempo, si presenterà al campo di allenamento con la Lazio che nel pomeriggio presenterà la maglia della finale di Supercoppa nello store allestito in uno dei negozi intorno allo Stadio Nazionale.
A DISPOSIZIONE - Meglio tardi che mai. Milinkovic è arrivato, non avrebbe mai giocato con pochi giorni di allenamento, potrà essere portato dalla Lazio in panchina. Il serbo ha lavorato con il Genk. In Belgio il campionato è già iniziato. Dovrebbe presentarsi in buone condizioni, certamente Pioli ci potrà contare in modo relativo. Potrebbe essere un cambio in più negli ultimi venti minuti, tenendo conto che in panchina troverà posto anche Ravel Morrison, recuperato pienamente dalla distorsione alla caviglia riportata il 18 luglio nell’amichevole con il Vicenza. La Lazio, nell’arco dei novanta minuti, dovrà soffrire e stringere i denti. Mancheranno Parolo e Lulic a centrocampo per squalifica.
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