Calciomercato, Napoli incassa: ecco un tesoretto di quindici milioni

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Calciomercato, Napoli incassa: ecco un tesoretto di quindici milioni© MOSCA
Antonio Giordano
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NAPOLI - Quelli evoluti la chiamerebbero spending review, però andrebbe bene - artigianalmente - pure rivolgersi alla casalinga di Voghera: perché due più due fa sempre quattro e l’aritmetica è un’opinione condivisibile. Il mercato è fiera dei sogni o anche dei segni: ci sono i più, i meno, tecnicamente si chiamano entrate ed uscite, sono i flussi di un progetto che va sostenuto (anche economicamente). Il Napoli vuole spendere, sa che deve farlo per dare ulteriore senso alla propria strategia ed alle umanissime ambizioni; ma bisogna anche «incassare» e comunque risparmiare, perché pure i tagli contribuiscono a determinare il cosiddetto equilibrio.

E UNO - Rafael in realtà non incide più di tanto, però chiede spazio e dunque, essendo capitale, va tutelato: il Napoli, dovesse rinunciarvi, lo farebbe esclusivamente per farlo giocare (a meno che non si concluda un autentico affare) e quindi eviterebbe di riconoscergli una parte dell’ingaggio, peraltro - e chiaramente - già «ossequiato» in questi ultimi sei mesi del 2015. Rafael non costituisce una «priorità» tra le operazioni, però gli agenti sono al lavoro e le prime chiacchierate sono cominciate.

E DUE - Ora che parte Henrique, che aveva un contratto sino al 2017, si comincerà a dar di conto: dai bonifici di fine mese scomparirà uno stipendio che sino al giugno 2016 avrebbe richiesto circa un milione e duecento milioni (al lordo) di riconoscimento.

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