© APMILANO - Il finale di questa stagione condizionerà le scelte future. Thohir ha in mente di rispettare il contratto con Mancini, legato al club anche per il 2016-17. Perché si fida di lui e perché non vuole pagare (come successo quest’anno) due allenatori. Al momento non prende in considerazione l’ipotesi di una separazione dal tecnico di Jesi, a meno che non sia quest’ultimo a chiedere di andarsene lasciando sul tavolo l’ingaggio da 4 milioni (assai difficile).
Chi dipinge questo scenario come probabile dimentica che Mancini anche nei primi 2 anni di Inter, pur vincendo 3 trofei (2 Coppe Italia e una Supercoppa italiana), aveva accusato grandi distacchi dalle prime. Nella sua mente, se questa stagione finirà male, sarà la prossima quella della verità. E vuole viverla al timone dell’Inter, dopo aver fatto qualche ritocco sul mercato, anche perché a quel punto avrà un gruppo con il quale lavora insieme da 18 mesi. Se invece il Mancio voterà per l’addio, la dirigenza si farà trovare pronta: a Thohir, ormai è chiaro, piacciono i manager con respiro internazionale, non per forza già affermati o stranieri.
BELLARABI E... JO-JO. Ausilio prima di tutto dovrà capire quello che succederà con Icardi (occhio in caso di super offerta), ma se dovrà fare un sacrificio preferirebbe far partire Brozovic. C’è la volontà di insistere su Kondogbia, mentre hanno le valige pronte Jovetic, Ljajic e Telles (gli ultimi 2 non saranno riscattati). E’ caccia aperta ai laterali difensivi (Vrsaljko, Bruno Peres, Sala o Zabaleta), ma soprattutto a un attaccante esterno che faccia la differenza: Bellarabi del Bayer Leverkusen rimane una priorità.
Leggi l’articolo completo sul Corriere dello Sport-Stadio in edicola
Segui le notizie del corrieredellosport.it sul nuovo canale Telegram