© BartolettiROMA - I soliti nodi, i soliti difetti, la solita Lazio. Quattordicesimo primo tempo chiuso in svantaggio, nono gol beccato nei primi quindici minuti delle gare di campionato, nessuno ha fatto peggio, si sa. Nessun gol degli attaccanti per quanto ieri ne siano stati schierati due contemporaneamente (Djordjevic e Klose). Solo una vittoria nelle ultime sette partite di A, quattro pareggi nel parziale, quinto pari esterno di fila (solo il Verona ha diviso di più la posta in trasferta quest’anno). Pioli, in campionato, non riesce a risolvere i problemi storici di questa stagione, ormai atavici. Ha cambiato modulo per evitare di impattare, ha impattato lo stesso.
OBIETTIVO EUROPA - Pioli aspetta sempre l’Europa per dare un senso alla stagione. Sulla posizione dell’allenatore ieri è intervenuto il diesse Tare, le dichiarazioni risalgono al prepartita di Torino, valgono come politica societaria. Tare ha ribadito fiducia al tecnico, ma «le valutazioni si faranno in avanti con la società, a fine anno si analizzerà la situazione, niente di più. Pioli ha ancora un contratto con la Lazio, gode della stima del presidente, in primis, e della mia. Non ci sono altre strade. Ha fatto bene e noi speriamo di continuare con lui sino alla fine. Ha un contratto in essere, non è mai stato messo in discussione, neppure nei momenti più difficili».
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